Puglia

A Bari protocollo per rinforzare accoglienza e inclusione

Siglato oggi l'accordo in dieci punti

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 03 OTT - Promuovere un tavolo permanente per il dialogo interreligioso per costruire una rete fra le confessioni e le istituzioni, condividere i dati connessi alla gestione dei flussi migratori relativi al sistema di accoglienza, sotto il profilo dell'integrazione sociale, culturale e religiosa dei migranti. Sono i primi due punti del protocollo Bari - Baricentro per l'attuazione di una rete d'inclusione - a cura del dipartimento di Giurisprudenza dell'università Aldo Moro, della facoltà Teologica pugliese, dell'arcidiocesi di Bari-Bitonto, del Comune di Bari e della Asl Bari.
    Il documento è stato sottoscritto questa mattina da Carmela Ventrella, coordinatrice del Comitato di indirizzo del protocollo, Andrea Lovato, direttore del dipartimento di Giurisprudenza, monsignor Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto, Antonio Sanguedolce, direttore generale dell'Asl Bari, Francesca Bottalico, assessora al Welfare del Comune di Bari e Giorgio Nicola Copertino, delegato del preside della facoltà Teologica pugliese.
    Il protocollo, in dieci punti, prevede anche iniziative di sensibilizzazione fra i cittadini, iniziative di rigenerazione dei quartieri a rischio esclusione sociale, il sostegno a chi sceglie Bari come meta di pellegrinaggio. E poi, ancora, il potenziamento delle unità territoriali di assistenza sanitaria domiciliare, l'organizzazione sistematica dei servizi sanitari già offerti agli stranieri e il sostegno al dialogo inter universitario.
    "Il protocollo nasce dall'esigenza di stabilire delle linee strategiche perché Bari diventi capitale dell'inclusione", ha detto Ventrella. "Bari - ha aggiunto Satriano - ha tutti gli ingredienti e le opportunità per offrire una lettura nuova e un agire nuovo in tema di accoglienza. La sfida è alta affinché l'emergenza che stiamo vivendo possa trasformarsi in una politica seria, che guardi al bene di tutti, non solo chi viene accolto sulle sponde del Mediterraneo ma anche chi vive il nostro territorio". (ANSA).
   

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