Puglia

Ramazzotti, 'Felicità è per le donne che si emancipano'

"Serve parlare di peculiarità mentali, non di malattie"

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 04 OTT - Dedicato a tutte le donne che lottano per emanciparsi e a chi deve accettare le proprie peculiarità (non malattie) mentali per farne un punto di forza. La dolcezza e la bellezza di Micaela Ramazzotti - sbarcata al Prix Italia a Bari con il suo film esordio da regista Felicità, prodotto da Lotus Production con Rai Cinema e premiato dal pubblico a Orizzonti Extra a Venezia - si mescolano con una nuova consapevolezza e una nuova forza.
    Dopo una cinquantina di film come apprezzata attrice è passata dietro la telecamera, ma ora punta solo a godersi il momento senza pensare troppo al futuro. "Tra un ciak e un altro uno si porta un taccuino e qualche idea la butta giù - spiega - ma per ora mi voglio godere il momento e soprattutto accompagnare Felicità nelle sale e salutare tante donne che lo vengono a vedere e si sentono un po' come la protagonista Desiré".
    L'emancipazione non avviene sempre subito per tutte. "C'è chi è fortunato - dice Ramazzotti - e già a 18-19 anni ha la forza e anche la maturità interiore. Non lo so, da cosa dipende. E c'è chi invece più aggrappato agli altri, al giudizio degli altri, in continua richiesta di come si è andati. Poi c'è invece chi non riesce a emanciparsi mai. Quindi dedico Felicità a chi sta lottando per trovare un centro, una solidità". E alla domanda, dopo le tante polemiche sullo spot Esselunga della pesca, su quello che lei ritiene una famiglia ideale, non ha dubbi: "La famiglia ideale non esiste, le famiglie perfette non esistono mai...". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it