(ANSA) - BARI, 23 NOV - Due condanne, sei rinvii a giudizio,
cinque assoluzioni e un patteggiamento per le presunte truffe da
oltre 22 milioni di euro ai danni della Regione Puglia sui
compensi legali pagati dall'ente, tra il 2006 e il 2019, per
migliaia di contenziosi sugli indennizzi agricoli. È quanto
deciso dal gup di Bari Alfredo Ferraro, che oggi ha definito le
posizioni di chi aveva optato per il rito abbreviato e rinviato
a giudizio sei imputati per i quali è stato respinto il
patteggiamento.
In totale l'inchiesta Leguleio della guardia di finanza
coinvolse 21 persone, accusate a vario titolo di associazione
per delinquere, corruzione in atti giudiziari, truffa ai danni
dello Stato e della Regione Puglia, autenticazione di firme
false, firme false di persone decedute, riciclaggio e
autoriciclaggio. Il dibattimento è attualmente in corso per chi
aveva scelto il rito ordinario già dal principio.
Secondo l'accusa, gli avvocati coinvolti avrebbero intentato
migliaia di cause contro la Regione per conto di agricoltori e
allevatori destinatari di contributi (con mandati falsi o
rilasciati in modo illegittimo) e, per "impedire alla Regione
Puglia un'efficace difesa in giudizio", avrebbero intentato
"azioni legali nei confronti dell'Ente in varie parti d'Italia",
come si legge negli atti della Procura, in modo da recuperare le
spese legali. Alcune cause erano intentate anche per conto di
persone decedute. L'inchiesta fu avviata dopo una denuncia
presentata nel 2018 dal governatore Michele Emiliano.
A giudizio sono finiti quindi l'avvocato barese Michele
Primavera - principale imputato e titolare dello studio legale
che porta il suo nome -, i colleghi Oronzo Panebianco, Assunta
Iorio e Francesca Fiore, il marito di quest'ultima Luca
Pedroncelli e la dipendente del Tribunale di Bari Giuliana
Tarantini. Per loro il dibattimento si aprirà il 17 gennaio
2024.
L'ex presidente di Asso-Consum di Barletta, Oronzo Pedico, è
stato condannato a tre anni di reclusione per associazione a
delinquere e falso in atto pubblico, reato per il quale
Ferdinando Potenza è stato condannato a un anno e quattro mesi.
Entrambi dovranno anche risarcire la Regione Puglia,
costituitasi parte civile.
Assolti "per non aver commesso il fatto" Antonietta Murgolo,
Anna Latrofa, Francesca Pascazio, Alberto Primavera e Alessandro
Calia. Accolto il patteggiamento di Anna De Ruvo, moglie
dell'avvocato Michele Primavera. (ANSA).
Truffa su spese legali, due condanne e in 6 a giudizio a Bari
Danneggiata per 22 milioni la Regione Puglia, coinvolti avvocati