(ANSA) - BARI, 08 GEN - Nel 2023, l'agricoltura pugliese è
il settore che ha registrato il peggiore saldo nascita-mortalità
delle imprese attive: al 30 novembre 2023, risultano iscritte
nelle camere di commercio pugliesi 75.386 imprese attive contro
le 77.
E' quanto emerge dallo studio dell'Osservatorio economico Cia
Puglia. "È questo il dato più emblematico delle grandi
difficoltà strutturali che il comparto primario pugliese, in
ciascuna provincia, sta ancora affrontando", ha dichiarato
Gennaro Sicolo, presidente di Cia Puglia e vicepresidente
nazionale di Cia Agricoltori Italiani, durante la conferenza
stampa che l'organizzazione ha tenuto stamattina. Nello studio,
le elaborazioni mettono in evidenza un'altra criticità: in
Puglia, gli addetti in agricoltura sono diminuiti in 4 aree su 5
(l'eccezione positiva è Foggia): a Bari e nella Bat sono passati
da 36.076 a 35.847; nel Tarantino, da 15.215 a 14.903; in
provincia di Brindisi da 11.846 a 11.546 unità; nel Leccese, da
11.350 a 11.255; solo in provincia di Foggia sono aumentati da
30.442 a 32.705. Complessivamente, in Puglia, gli addetti in
agricoltura si attestano attualmente a 106.256 unità.
Sempre secondo lo studio, il valore riconosciuto al grano duro
pugliese e la redditività delle aziende cerealicole, nel 2023,
hanno subito un tracollo: dal 29 giugno 2022, quando il prezzo
medio del grano duro era pari a 575,25 euro/tonnellata, si è
giunti il 20 dicembre 2023 a 370,75 euro/tonnellata, con un calo
pari a circa il 36%. Mentre il prezzo dell'olio d'oliva è in
costante crescita. Il prezzo alla produzione dell'olio Dop Terra
di Bari è salito del 46,2% (da 6,23 euro/Kg a 9,1), con una
media annuale che si attesta a 7,48 euro. (ANSA).
Crisi agricoltura Puglia, nel 2023 chiuse oltre 2200 aziende
I dati della Cia: cresce prezzo produzione olio