La mozione di sfiducia presentata dal centrodestra nei confronti del governatore Michele Emiliano è stata respinta: sono stati 18 i voti a favore, 31 i contrari (due consiglieri assenti). Hanno votato contro la mozione anche i gruppi del M5s e di Azione.
Il dato politico è che la maggioranza di centrosinistra in Puglia ha ritrovato la compattezza dopo gli scossoni provocati dalle inchieste e dagli arresti nell'ambito di tre diverse indagini della Procura di Bari. Dopo le dimissioni, l'uscita dal governo del M5s, le polemiche, lo scontro tra il Nazareno e il governatore Michele Emiliano e il mini rimpasto, la maggioranza in Consiglio regionale ha votato unita contro la mozione di sfiducia presentata dal centrodestra.
Sostegno al presidente della Regione è arrivato anche da M5s e Azione, convinti probabilmente dal discorso del governatore arrivato quasi a conclusione di sei ore di discussione e confronto in aula. Sicuramente le parole di Emiliano hanno guarito i mal di pancia di diversi consiglieri regionali e messo da parte le frizioni che erano emerse nelle ultime settimane.
"Vi chiedo di respingere la mozione di sfiducia, perché sinceramente non mi merito di essere sfiduciato. Ve lo dico dal profondo del cuore. Avrò fatto un sacco di errori nella mia vita, ma non al punto da essere sfiduciato in un momento in cui, in vent'anni di lavoro durissimo, abbiamo cambiato veramente la storia di questa Regione", è stato l'appello accorato di Emiliano. Il governatore ha compiuto una delicata operazione di ricucitura nella sua coalizione, molto variegata: riuscire a mettere insieme M5s, Azione, Pd, e civiche non era compito semplice. Certo, non tutti i problemi sono stati superati e nelle prossime settimane bisognerà capire come i rapporti evolveranno. D'altronde, è stato lo stesso commissario regionale di Azione, Fabiano Amati, a mettere in guardia Emiliano:
"Se le sue risposte non dovessero convincerci o, peggio, non dovessero essere realizzate, è semplicissimo: dopo il 7 maggio c'è l'8 maggio, poi il 9, poi il 10, poi il 15. La mozione di sfiducia la possiamo presentare pure noi", ha sottolineato. Il governatore, dal canto suo, ha ribadito due concetti: "Le inchieste non riguardano l'attività politica della Regione"; e "Potenzieremo i presidi di legalità" come chiesto dal M5s. Politicamente, invece, l'obiettivo è realizzare ciò che a Roma non "riescono a fare: costruire un fronte democratico ampio, largo, che metta insieme tutte le forze progressiste nel nostro Paese, per predisporre il futuro di questo Paese". "È una cosa - ha assicurato Emiliano - che noi proviamo a fare nel laboratorio politico della Regione Puglia".
"In quest'ultimo mese abbiamo attraversato una tempesta politica e mediatica di enormi proporzioni", ma "non ce n'è neanche una di indagine sulla Regione Puglia, neanche una. Non c'è nessuna contestazione dei processi dei quali voi state sentendo parlare che riguardi la Regione Puglia". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, durante la discussione della mozione di sfiducia in Consiglio regionale pugliese. "Certo - ha aggiunto - ci sono sicuramente delle indagini preliminari in corso, che riguardano dirigenti, altri soggetti, ma nulla che riguardi il livello politico, che anzi, in più occasioni, è stato il protagonista della denuncia, perché la truffa multimilionaria, purtroppo, di quei professionisti, di quegli avvocati, che in collusione con alcuni impiegati della Regione hanno fatto delle truffe, approfittando dei decreti ingiuntivi in agricoltura, l'abbiamo scoperta noi, devo essere sincero, io e il capo dell'Avvocatura. Ci siamo accorti di recente che c'erano degli impiegati che quando ritenevano portavano in pagamento nuovamente una parcella di un avvocato che avevano già pagato, cercheremo di stabilire in che modo e in che termini; e ce ne siamo accorti. L'abbiamo allontanato e abbiamo recuperato le somme". "Persino l'ultima indagine di cui alle cronache è partita dall'ingegnere Valenzano, che ovviamente ha denunciato: si è accorta - ha ricordato Emiliano - che c'era una fideiussione che probabilmente non era vera. Quindi è stato fatto un lavoro importante, nel limite delle nostre possibilità, perché non disponiamo di mezzi investigativi, e devo dire che probabilmente non disponiamo neanche del potere investigativo, nel senso che noi abbiamo potere di vigilanza, che è una cosa ben diversa dall'indagare".
"Vogliamo potenziare i presìdi di legalità interni. Noi abbiamo già potenziato enormemente il Nucleo ispettivo regionale sulla sanità, che agisce come un vero e proprio organo di controllo. Ho sentito, dall'intervento di Marco Galante, che è intenzione del Movimento 5 Stelle allargare il metodo che abbiamo messo a punto con il Nirs al resto dell'amministrazione, ed è un punto che condivido. È un punto che condivido, anche se si trattasse solo di riesaminare, come facciamo in sanità, le procedure e verificare che siano tutte ben fatte. Mi è stato annunciato che il gruppo del Movimento 5 Stelle sta per presentare un disegno di legge, questo disegno verrà sostenuto dal Governo regionale" ha detto Emiliano.