(ANSA) - BARI, 24 MAG - L'importanza di attrarre investimenti
che producano occupazione duratura; la necessità di migliorare
la gestione dell'Asi, l'area di sviluppo industriale di Bari; e
l'apertura di un costante confronto tra l'amministrazione
comunale e gli imprenditori: sono alcuni degli argomenti che i
candidati sindaci di Bari hanno discusso oggi con il presidente
di Confindustria Puglia, Sergio Fontana, e i rappresentanti dei
vari settori dell'associazione degli industriali. Hanno
partecipato i candidati Vito Leccese (Pd, Verdi), Michele
Laforgia (M5s e Sinistra italiana), Sabino Mangano (lista
Oltre); Fabio Romito (centrodestra unito); mentre Nicola
Sciacovelli (sostenuto da due liste civiche), ha inviato un suo
delegato, Nicola Romano.
Per Laforgia occorre "istituzionalizzare quello che stiamo
facendo qui, con un tavolo permanente in cui si possa
controllare l'agenda dell'amministrazione". "Il consorzio Asi -
ha aggiunto - non risponde ai requisiti minimi di attrattività e
questo è un problema; inoltre ci sono problemi sulla rete
generale della viabilità in tutta la città metropolitana e c'è
un problema che riguarda la pulizia della città con cassonetti
traboccanti già di mattina anche qui, di fronte alla sede di
Confindustria".
"La promessa che posso fare - ha detto Leccese - è di una
enorme disponibilità all'ascolto e al confronto: dobbiamo fare
una riforma delle Aree di sviluppo industriale perché il vecchio
tipo di governance non ha funzionato, i servizi erogati non sono
all'altezza e c'è un problema di rappresentanza. È assurdo che
il maggior numero di rappresentanti sia in capo a soggetti
politici istituzionali e non agli imprenditori".
Mangano, ex consigliere comunale del M5s e informatico, si è
soffermato sui ritardi tecnologici: "Siamo indietro - ha detto -
io lavoro con il centro nord, qui non riesco a trovare
opportunità. E' vero che ne sono arrivate molte imprese ma qual
è l'impatto sui giovani? Forse vengono qui perché un consulente
informatico lo pagano 25-30mila euro mentre al centro nord
60mila?".
Romito ha parlato dei contratti di programma usati da Regione
e Comune per attrarre investimenti e ha detto che "mi piacerebbe
possano essere rivolti anche alle nostre imprese che qui
investono e producono ricchezza da decenni, non solo alle
multinazionali". "Incontri come quello di oggi - ha sottolineato
- li codificherei a livello istituzionale, attraverso un
istituto di partecipazione diretta perché possiate intervenire
in Consiglio comunale" quando si affronta un tema che riguarda
lo sviluppo industriale. (ANSA).
Aspiranti sindaci Bari a Confindustria, 'confronto permanente'
Le proposte, dal tavolo agli interventi in consiglio comunale