Puglia

Con fondi ex Ilva 12 progetti di rigenerazione a Taranto

Comune, sono 20 i milioni messi a disposizione da commissari

Redazione Ansa

(ANSA) - TARANTO, 28 MAG - Sono vicini al traguardo 12 progetti avviati dal Comune di Taranto grazie agli oltre 20 milioni di euro messi a disposizione dall'amministrazione straordinaria dell'ex Ilva per il piano di rigenerazione sociale. Lo stato di avanzamento degli interventi è intorno all'80 per cento. "L'ottimo lavoro fin qui svolto dalle direzioni comunali competenti - ha dichiarato il sindaco Rinaldo Melucci - conferma quanto l'amministrazione sia sempre più vicina alle esigenze della comunità, in particolare di quelle fasce sociali in condizioni di disagio e per questo bisognose di azioni di contrasto alle gravi crisi economiche ed ambientali che da anni stanno riguardando un intero territorio" Si è provveduto all'attivazione "di un programma di intervento - spiega il Municipio - per minori considerati maggiormente a rischio che sta dando vita ad un'assistenza multisistemica in grado di favorire l'integrazione e la socializzazione dei ragazzi e di aiutarli a prendere consapevolezza delle proprie attitudini, attraverso la partecipazione ad attività laboratoriali, per poi sperimentarle nel mondo del lavoro". Finora sono stati utilizzati fra i 4 e i 5 milioni di euro sulla disponibilità di 7 milioni e mezzo previsti, mentre è stato ultimato il progetto, rientrante in un più articolato piano sociale di rieducazione del detenuto e di valorizzazione della dignità del lavoro, che verteva sull'ampliamento del laboratorio di pasticceria già attivo all'interno della casa circondariale.
    Accanto alle attività di sostegno previste a favore di categorie disagiate vi sono anche quelle rivolte agli anziani e ai disabili con misure e servizi volti ad assicurare prestazioni sociali capaci di migliorare la qualità della vita. Tre milioni di euro sono stati destinati ad interventi con cui si promuovono sostegni allo studio universitario e oltre 2 milioni e 100mila euro al supporto assistenziale e al reddito fornito sia a persone appartenenti a categorie più deboli sia a nuclei familiari non in grado di fronteggiare l'aumento delle tariffe delle utenze domestiche. (ANSA).
   

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