Puglia

Ucciso a fucilate, era cognato di un collaboratore di giustizia

Il papà di Notarangelo è il cugino dell'ex boss di Vieste

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 16 GIU - Bartolomeo Pio Notarangelo, il 36enne ucciso oggi a colpi di fucile a Mattinata, in una zona impervia del Gargano, aveva legami di parentela con la famiglia Quitadamo, ritenuta vicina ad ambienti criminali. Antonio e Andrea Quitadamo - soprannominati Baffino - collaborano con la giustizia da alcuni anni. E Notarangelo era il cognato di Andrea, il più giovane dei due fratelli. Il padre della vittima, inoltre, è il cugino di Angelo Notarangelo, ex boss dell'omonimo clan di Vieste, ucciso nel 2015. I carabinieri sono al lavoro per individuare gli assassini.  
   Il 36enne aveva precedenti per armi e droga. Notarangelo sarebbe stato ucciso in uno dei terreni che l'uomo avrebbe acquistato qualche anno fa. È probabile che chi ha sparato lo abbia colto di sorpresa dopo averlo seguito. 

   Notarangelo aveva un'azienda agricola, in cui allevava anche bestiame, che è stata di recente raggiunta da una interdittiva antimafia del prefetto di Foggia Maurizio Valiante. Nel 2020, inoltre, partecipò alla maxi evasione dal carcere di Foggia per poi consegnarsi ai carabinieri qualche giorno dopo. 

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