Puglia

Emiliano, in porto Manfredonia rimediamo a scempi paesaggistici

Partiranno le operazioni di demolizione dei nastri trasportatori

Redazione Ansa

"È un passaggio epocale perché stiamo tornando indietro rispetto a scelte del passato rimediando anche ad una serie di scempi paesaggistici ed ambientali ma questo non vuole dire che non si continuerà a puntare sul porto di Manfredonia per una serie di attività che ci auguriamo si possano insediare nella zona industriale". Così il governatore della Puglia Michele Emiliano, questa mattina a Manfredonia (Foggia) dove partiranno le operazioni di demolizione dei nastri trasportatori del porto alti fondali. "Manfredonia - ha proseguito Emiliano - è una delle città meglio infrastrutturate della Puglia. Naturalmente sono anni che c'è una difficoltà industriale che abbiamo affrontato più volte".
    La giunta regionale ha approvato un protocollo di intesa con l'Autorità di sistema portuale del Mare adriatico meridionale e con il consorzio per l'Area di sviluppo industriale della provincia di Foggia, per procedere ai lavori di smantellamento.
    Da oltre 30 anni si attendevano interventi per i nastri trasportatori del pontile del bacino alti fondali del porto industriale di Manfredonia, che si protendono nel mare per 2 chilometri e mezzo.
    "La demolizione dei nastri trasportatori - ha sottolineato il presidente del consorzio asi di Foggia Agostino De Paolis - segna una svolta che consentirà finalmente lo sviluppo del porto e dell'area aeroportuale. La vicenda è stata segnata dall'inchiesta sui nastri trasportatori". Il riferimento è all'inchiesta della procura di Foggia iniziata a fine del 1992, che portò l'anno successivo all'arresto di 10 persone e alla notifica di avvisi di garanzia nei confronti di deputati che sfociò processo ribattezzato Nastri d'oro.
    "Si tratta - ha concluso De Paolis - di un'opera mai collaudata e consegnata al consorzio asi solo nel 2003. Adesso questa intesa con la regione Puglia e l'autorità portuale può portare ad una programmazione che consente lo sviluppo del porto". (ANSA).
   

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