Puglia

Tassi usurari fino al 2mila%, arresti nel Barese

Le indagini della guardia di finanza tra Altamura e Gravina

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 17 LUG - Prestiti concessi a tassi fino al 2000% all'anno. Debiti che le vittime dovevano necessariamente saldare, pena violenze e minacce anche ai loro familiari. È quanto hanno scoperto i finanzieri del comando provinciale di Bari che hanno eseguito un'ordinanza cautelare con tre arresti domiciliari e tre obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, emessa dal gip del Tribunale barese su richiesta della locale Procura, nei confronti di sei persone considerate componenti di una rete di usurai che avrebbe agito nei comuni di Altamura e Gravina in Puglia, nel Barese. Tutte sono accusate a vario titolo di usura aggravata, estorsione e abusiva attività finanziaria. Le indagini sono iniziate dopo le ammissioni di un imprenditore che a causa di difficoltà economiche, si era rivolto agli strozzini. Una richiesta di contanti che nel giro di poco, hanno accertato gli inquirenti, si è trasformata in un incubo non solo per i tassi di interesse applicati al prestito concesso ma anche per le costanti minacce e violenze che sarebbero state compiute da un uomo di Gravina. A confermarlo, le intercettazioni, ambientali e telefoniche, e le attività di ascolto e pedinamento fatte nel luglio di due anni fa da cui "è emerso che nel 2017 e nel 2019, un imprenditore di Altamura aveva ottenuto due prestiti per un valore complessivo di 120mila euro a cui erano stati applicati di tassi di interesse annui oscillanti tra il 120% e oltre il 2.000% annui". Il presunto usuraio inoltre non avrebbe lesinato violenze e minacce alle vittime e ai loro parenti per ottenere il saldo del debito contratto e si sarebbe fatto aiutare da parte persone "per riscuotere i contanti, per reperire liquidità utile a finanziare i prestiti e gestire la contabilità", sostengono i militari che hanno scoperto anche una rete logistica a supporto dell'uomo che avrebbe avuto anche un "autista che lo accompagnava agli appuntamenti con le vittime e un locale impiegato per le riunioni, per tenere la contabilità e ricevere i pagamenti.
    (ANSA).
   

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