Puglia

Usb, essenziale rendere fabbrica ex Ilva ecocompatibile

Dibattito con ministro Urso ed Emiliano a 12 anni dai sequestri

Redazione Ansa

(ANSA) - TARANTO, 27 LUG - "Alla luce della sentenza della Corte Europea di Giustizia e del punto fermo rappresentato dalla precedenza della salute, dei lavoratori e dei cittadini, sul profitto, la discussione si è sviluppata attorno alla necessità di intraprendere strade che portano all'utilizzo di tecnologie mirate a produrre acciaio green, e quindi finalmente a rendere la fabbrica ecocompatibile". Così l'Usb di Taranto dopo il dibattito di ieri sera, che si è svolto nell'ambito della festa provinciale del sindacato, sul futuro e sulle prospettive dello stabilimento siderurgico. Erano presenti il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, e per l'Esecutivo Usb nazionale Francesco Rizzo e Sasha Colautti.
    L'incontro, sottolinea l'organizzazione sindacale, "si è tenuto in una data certamente non anonima per il popolo tarantino: 26 luglio, a 12 anni dal sequestro degli impianti della fabbrica. Naturale è stato dunque parlare dell'evoluzione della vertenza in oltre un decennio, per porre l'accento in particolare sull'inizio del 2024, quando finalmente è stato allontanato ArcelorMittal, socio privato a dir poco inaffidabile".
    Il richiamo "al riavvio di tre altoforni nel 2026 - puntualizza l'Usb - ha reso necessario da parte del ministro Urso un chiarimento essenziale circa il fatto che questo rappresenterà unicamente la fase intermedia di un processo che dovrà poi portare necessariamente alla decarbonizzazione, quindi ai forni elettrici e alla tecnologia Dri".
    "Ulteriore passaggio fondamentale - conclude il sindacato - è quello relativo alla tutela dei lavoratori dell'appalto soprattutto con riferimento alla necessità di porre fine alla giungla di contratti al ribasso e di dare vita a contratti dignitosi per combattere concretamente il lavoro povero. In buona sostanza l'invito, come sempre, a gestire la vertenza guardandola con gli occhi dei lavoratori". (ANSA).
   

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