(ANSA) - BARI, 09 AGO - "Cara Giorgia, se davvero volete
combattere la mafia, dovete cominciare da qui", dal Gargano:
"dove cresce la povertà economica ed educativa, il degrado,
l'arretratezza, troppo spesso arrivano le reti di criminalità
organizzata, con un sistema di ricatti, imposizioni, controlli
soprattutto nei confronti di quei soggetti fragili, facilmente
manovrabili e influenzabili. Per molti giovani la mafia
rappresenta la risposta al loro bisogno di ricerca di un senso
di identità, di appartenenza, di rispetto, di considerazione;
tutto ciò che dovrebbe invece garantire un Governo, e che troppo
spesso a parte tante belle parole non fa nulla e così facendo
contribuisce a determinare ancor di più sfiducia nelle
istituzioni".
Petrucci lancia poi un appello. "Cara Giorgia - scrive - sua
figlia ha la stessa età di mio figlio. Glielo chiedo da madre:
investiamo concretamente su di loro, non domani ma subito.
Questa mia lettera non ha lo scopo di criticare l'attuale
governo, perchè sono consapevole che quello che c'è oggi arriva
da lontano. Ma le scrivo per invitarla a non essere afona quando
si parla di criminalità organizzata come troppo spesso accade.
Parlate di mafia, siate scomodi, fate atti concreti, non
lasciate tutto alle forze di Polizia e ai magistrati. Abbiamo
bisogno di voi. Dal Gargano, proprio oggi, vi chiedo di non
rendere il sacrificio dei nostri cari invano". (ANSA).
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