(ANSA) - ROMA, 27 AGO - "Volevo tacere, ma mi tocca fare uno
sforzo per spezzare una lancia a favore di Venditti". Lo afferma
in un post su Facebook Luciano Vallefuoco, backliner dei
concerti di Antonello Venditti, dopo gli insulti dell'artista
nei confronti di una ragazza disabile durante un concerto a
Barletta.
"Lo stato mentale di Antonello in quel momento era il
seguente - fa sapere il tecnico -: era agitato e nervoso per due
motivi: 1) credeva che qualcuno si stesse lamentando del suo
modo di fare show. Per il pubblico deve cantare, deve fare il
jukebox. Non può parlare! E questa cosa lo manda fuori di testa.
2) la Roma le aveva prese dall'Empoli. Direte voi: e sti cazzi?
Ma ricordo che state parlando di una persona per la quale la
fede calcistica è un sentimento importante. Del resto ha scritto
l'inno della Roma. A ciò aggiungete la stanchezza fisica e
psichica di un uomo che a 75 anni va ancora in giro per l'Italia
a regalare tre ore di concerto".
"Probabilmente lo stato emotivo in cui si trovava Antonello -
spiega Vallefuoco - gli ha fatto perdere lucidità e non ha
ricollegato il termine "ragazzo speciale" ai ragazzi con
disabilità. Ne consegue che nella totale confusione mentale
dettata dallo stress emotivo in cui era immerso gli sono
sfuggite parole che solo un folle che vuole auto impalarsi
potrebbe dire. Quelle del video che gira sul web, per
intenderci". "Segnatevi questa - dice ancora -: essere su di un
palco alla presenza di 5000 persone e di altrettanti
telefonini, non è cosa facile. È un lavoro enorme, sia in
termini di spendita di energie fisiche che psichiche".
"Antonello ha un carattere forte - sottolinea -. Talvolta è
divisivo. Ma non è stupido. Non si sarebbe mai autoimpalato in
quel modo. E in 8 anni che lavoro a contatto con lui le persone
con disabilità sono sempre state le benvenute ai suoi concerti".
(ANSA).
Backliner Venditti, 'non era lucido quando ha offeso la ragazza'
"Era nervoso e agitato, persone con disabilità sempre benvenute"