(ANSA) - BARLETTA, 17 SET - Erano a lavoro in vigneti, che si
trovano nelle campagne di San Ferdinando di Puglia e Barletta,
quando sono arrivati i carabinieri, che da un po' sono impegnati
nel contrasto dello sfruttamento della manodopera nel nord
Barese. Gli accertamenti svolti su quattro imprese vitivinicole,
di cui tre di San Ferdinando e una di Barletta, hanno permesso
di rilevare la presenza di lavoratori in nero, o assunti in modo
irregolare o privi di permesso di soggiorno. Si tratta di operai
italiani e nordafricani, di età compresa tra i 20 e i 50 anni,
impegnati nella raccolta di uva. Nello specifico, dei 30
lavoratori schedati 6 sono risultati impiegati in nero, 2 senza
regolare permesso di soggiorno e altri 20 sono risultati
titolari di posizioni lavorative irregolari. Due le imprese per
cui è stata disposta la sospensione dell'attività: si trovano
entrambe a San Ferdinando e ai titolari, denunciati sia per
violazioni relative alle norme sulla sicurezza dei luoghi di
lavoro sia per aver impiegato cittadini irregolari sul
territorio italiano, sono state comminate sanzioni e ammende per
un totale di 90mila euro. Le aziende potranno riprendere con la
loro attività solo dopo che avranno pagato le sanzioni e
regolarizzato quanto contestato. L'operazione anticaporalato è
stata condotta dai carabinieri della compagnia di Barletta
assieme al personale del nucleo ispettorato del lavoro di Bari e
dello squadrone eliportato Cacciatori Puglia. (ANSA).
Operazione anti caporalato nel nord Barese, chiuse 2 aziende
Sanzioni e ammende per circa 90mila euro