(ANSA) - TARANTO, 25 SET - In mostra a Taranto il patrimonio
archeologico recuperato dai carabinieri del Nucleo Tutela del
Patrimonio, tra cui l'anello-sigillo aureo appartenuto a un
dignitario bizantino, i reperti di produzione corinzia
rintracciati a circa 780 metri di profondità a largo del Canale
d'Otranto, il circuito murario di età greca del V secolo a.C.
Venerdì 27 e sabato 28 settembre sarà possibile varcare il
portone del Convento di San Domenico, nella città vecchia, sede
della Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale
subacqueo. All'interno dell'antica architettura angioina si
potrà visitare la mostra "TesORI clandestini. Dal saccheggio
alla valorizzazione".
Nell'esposizione si potranno apprezzare svariati reperti
archeologici, tra cui l'anello-sigillo aureo, proventi da
attività illecite e recuperati dai Carabinieri TPC.
Sabato e domenica 29 settembre si aprono le porte di un altro
importante scrigno di bellezza e storia nel cuore del Borgo di
Taranto: il Convento di Sant'Antonio, sede operativa della
Soprintendenza.
Il sito storico in via Viola, edificato nel XV secolo per
volere del principe Giovanni Antonio Orsini del Balzo, oggetto
di un accurato lavoro di restauro e valorizzazione ospita al
primo piano la mostra "Recuperati dagli abissi": 50 reperti di
produzione corinzia appartenenti a varie forme vascolari
recuperate nel relitto a largo del Canale di Otranto e risalenti
alla prima metà del VII secolo a.C.
Sabato 28 settembre apertura straordinaria anche per il Parco
Archeologico di Collepasso nel quartiere Solito-Corvisea.
(ANSA).
In mostra il patrimonio archeologico recuperato dai carabinieri
Iniziativa a Taranto della Soprintendenza Patrimonio Subacqueo