Puglia

Ddl sicurezza, sit in di Uil e Cgil a Bari 'mina la democrazia'

Documento al prefetto: norma limita iniziative e mobilitazioni

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 27 SET - I sindacati Uil e Cgil Puglia sono scesi in piazza a Bari per dire no al Ddl Sicurezza, approvato dalla Camera dei deputati e in discussione al Senato. I rappresentanti delle due organizzazioni sindacali si sono riuniti in piazza Libertà, davanti alla Prefettura, con l'obiettivo di presentare un documento al prefetto, Francesco Russo, nel quale evidenziano la paura che la norma "celi l'intenzione di limitare l'iniziativa e le mobilitazioni, comprese quelle indette dalle organizzazioni sindacali, per difendere i posti di lavoro e contrastare le crisi aziendali e occupazionali che, specialmente nel Mezzogiorno, stanno mettendo a serio rischio la posizione occupazionale e reddituale di centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori, più di ventimila sul solo territorio regionale pugliese". "Siamo convinti - ha spiegato il segretario generale della Uil Puglia, Gianni Ricci - che il Ddl abbia connotazioni fortemente ideologiche. Pensare che una manifestazione come questa potrebbe portare a pene per i partecipanti, limitare la libertà di critica, credo che sia in questo Paese qualcosa che vada contro la Costituzione".
    Per Ricci si tratta di un Ddl che "non risolve i problemi della sicurezza", come "la lotta alla mafia, alla criminalità".
    "Questo governo - ha dichiarato la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci - ancora una volta conferma di mettere in atto provvedimenti che stanno minando la democrazia. Le piazze, non solo di Puglia ma di tutta Italia, dimostrano che la democrazia è sana e che i cittadini intendono difenderla".
    La democrazia, ha aggiunto la sindacalista, "non è un elemento stabile ma è un elemento dinamico e quindi va costruita e difesa ogni giorno". In caso di approvazione della norma in Senato, "continueremo - ha concluso Bucci - la nostra mobilitazione, non ci fermeremo. C'è un Paese in movimento che questo governo continua a ignorare". (ANSA).
   

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