Puglia

Al via progetto 'Mare dentro' per minori disagiati a Taranto

Attività marinaresche per giovani sottoposti a messa alla prova

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 03 OTT - Il mare e la navigazione a vela come mezzo educativo e d'integrazione sociale per sette minori che hanno avuto problemi con la giustizia e sono stati sottoposti alla cosiddetta "messa alla prova" con la sospensione del procedimento penale. A questo punta il progetto 'Mare dentro: laboratori velici e di arte marinaresca', proposto e finanziato dal Centro Giustizia Minorile per la Puglia e la Basilicata, che interesserà minori in carico all'Ufficio Servizio Sociale Minorenni del Ministero della Giustizia (Usmm) di Taranto.
    Le uscite in mare con imbarcazione a vela rappresentano solo una delle attività marinaresche con cui il progetto vuole raggiungere la crescita e responsabilizzazione dei sette giovani coinvolti, nonché insegnare loro il rispetto dell'altro e delle regole.
    Il progetto è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, tra gli altri, Patrizia Quatraro, direttore Usmm Taranto; Patrizia Famá, presidente del Tribunale per i Minorenni di Taranto; Pina Montanaro, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Taranto; e Umberto Di Toppa, presidente dell'associazione Salpiamo.
    "Il mare, come la vita, ha - viene spiegato in una nota - le sue regole: sperimentare la vita di bordo, gli spazi limitati, l'essere 'equipaggio' è un modo per mettersi in gioco, scoprire nuove regole di convivenza ed elaborare prospettive diverse e creative sul proprio vissuto personale".
    L'ente gestore incaricato della conduzione delle attività del progetto è l'associazione Salpiamo che da anni promuove e diffonde la cultura del mare e della navigazione a vela come mezzo educativo, riabilitativo e d'integrazione sociale, rivolgendosi a minori a rischio, migranti, persone con problemi psichici, con disabilità o con problemi di tossicodipendenza.
    (ANSA).
   

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