Puglia

World press photo, a Bari 130 scatti fra storia ed emozioni

In immagini disordini politici, crisi climatica, diritti civili

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 11 OTT - Dalla povertà ai disordini politici, dalla crisi climatica ai diritti civili e sociali. E' un viaggio attraverso la vita, le storie e le emozioni quello compiuto dai 130 scatti del World press photo exhibition, arrivata alla 67esima edizione. La mostra torna nel teatro Margherita di Bari, da oggi all'8 dicembre, per l'undicesimo anno. E' organizzata da Cime e promossa da Regione Puglia e Teatro pubblico pugliese, in collaborazione con il Comune di Bari. L'inaugurazione è avvenuta questo pomeriggio. Presenti, fra gli altri, il sindaco di Bari Vito Leccese, il direttore di Cime Vito Cramarossa e il presidente del Teatro pubblico pugliese Paolo Ponzio. Al centro della mostra, la fotografia vincitrice del World press photo of the year, firmata dal palestinese Mohammed Salem. L'immagine, scattata per Reuters il 17 ottobre 2023 nell'obitorio dell'ospedale Nasser, immortala il momento in cui una donna palestinese di 36 anni stringe il corpo di sua nipote, di soli cinque anni, rimasta uccisa insieme ad altri quattro membri della famiglia durante un attacco missilistico israeliano su Gaza.
    Sono diverse le novità di questa edizione barese, a partire dall'area dedicata al tema della libertà di stampa, nella quale è possibile trovare un memoriale dedicato ai fotografi caduti dal 1992 a oggi. Altra novità è la parete interattiva dedicata ai sogni e ai desideri dei visitatori: sotto la scritta "Immagina un mondo migliore" grandi e piccini possono offrire il proprio contributo sotto forma di frasi, pensieri, visioni e illustrazioni. "Non era scontato che arrivasse questa edizione perché i lavori di riqualificazione del teatro Margherita sono prossimi - ha detto Leccese -. Abbiamo chiesto di organizzare questa edizione per poi passare nel vivo del cantiere. Fra un anno ci troveremo con la 12esima edizione in un teatro completamente riqualificato". "Questa nuova edizione - ha aggiunto Cramarossa - è una conferma di come il territorio sia curioso di conoscere le nuove storie. Molte di queste storie purtroppo spesso si ripetono nei secoli, parliamo di cambiamenti climatici e di conflitti". (ANSA).
   

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