Puglia

Rossi, 'convinto che la mafia in Capitanata abbia tempi contati'

Il saluto del Questore dopo un mandato durato due anni e mezzo

Redazione Ansa

(ANSA) - FOGGIA, 12 OTT - "La prossima settimana dopo due anni e mezzo cesserà il mio mandato di questore della provincia di Foggia. Ho assunto questo incarico con grande passione ed acceso entusiasmo, in un momento particolarmente critico per la realtà foggiana, afflitta da una pervicace prepotenza della criminalità organizzata. Ho affrontato un cammino difficile affiancato da persone straordinarie quali il prefetto, il procuratore distrettuale e ordinario e i comandanti provinciali delle forze di polizia a competenza generale. A loro resterò sempre legato da profondi sentimenti di stima e di affetto".
    Così il questore di Foggia Ferdinando Rossi, destinato all'agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, con sede a Napoli. Al suo posto dal 16 ottobre il questore Alfredo D'Agostino, noto già noto in terra dauna per via della sua esperienza da vicario della questura di Foggia nel 2016. Nella lunga lettera di saluto, Rossi si dice anche convinto "che le mafie della provincia di Foggia abbiano i tempi contati.
    E spero di aver contribuito al rilancio di una terra che ho imparato a voler bene e che mi auguro rimanga accogliente come è nella sua vocazione. Sono stato, quando ho potuto, vicino ai ragazzi dell'oratorio del Candelaro; zona difficile con giovani straordinari, pieni di vitalità e dotati di vari talenti. Ho riscoperto il piacere di entrare nelle aule universitarie per ricordare agli studenti che i valori della legalità si impiantano presto, nei piccoli e grandi gesti di rispetto nei confronti di se stessi, degli altri e della città in cui si vive". "Rivolgo un saluto cordiale - conclude - a tutti gli amministratori dei comuni della provincia a cui sono stato vicino - mi auguro - fattivamente. Un ringraziamento sentito va alle donne e agli uomini della polizia di stato che con grande sacrificio e spirito di abnegazione non hanno mai fatto mancare il loro qualificato e imprescindibile apporto". (ANSA).
   

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