Puglia

Class action per fermare l'ex Ilva, legale 'serviranno 8 mesi'

Rizzo Striano:4 per studiare nuovi documenti e 4 per motivazione

Redazione Ansa

(ANSA) - TARANTO, 25 OTT - "Dopo l'udienza di ieri siamo finalmente in grado di capire la tempistica. Servono 4 mesi per studiare i nuovi documenti che, fra quelli che abbiamo prodotto noi e quelli di AdI, consistono in circa 3mila pagine. Il giorno 6 febbraio 2025 ci sarà la discussione finale. Poi al Tribunale servirà il tempo per redigere la motivazione che sarà molto complessa, quindi almeno altri 4 mesi". Lo sottolinea l'avv.
    Maurizio Rizzo Striano, che assiste, con il collega Ascanio Amenduni, i cittadini che hanno presentato al Tribunale di Milano un'azione inibitoria contro l'ex Ilva (10 aderenti all'associazione Genitori Tarantini e un bambino di 11 anni affetto da una rara mutazione genetica), con cui hanno chiesto, tra le altre cose, la "cessazione delle attività dell'area a caldo" dell'acciaieria, e una class action risarcitoria (136 ricorrenti, compresi i promotori dell'azione inibitoria).
    Il procedimento, che era stato temporaneamente sospeso dopo la trasmissione degli atti alla Corte di Giustizia Europea per porre alcuni quesiti concernenti l'interpretazione della legislazione europea in materia di emissioni inquinanti di impianti industriali in relazione alle norme italiane, è ripartito perché la stessa Corte di Lussemburgo si è pronunciata nel merito il 25 giugno scorso. L'udienza è stata aggiornata al 6 febbraio del prossimo anno per dare il tempo alle parti di depositare nuovi documenti.
    Esprimendosi sulle richieste del Tribunale di Milano, la Corte di Giustizia Europea aveva stabilito che in presenza di "pericoli gravi per l'ambiente e la salute umana" l'attività dell'ex Ilva - dal 31 luglio ufficialmente in vendita -"deve essere sospesa". E l'ultima parola spetta proprio al Tribunale di Milano. (ANSA).
   

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