Puglia

Uilm, chiudere Enel Brindisi senza una continuità è fallimento

Segretario Palombella incontra lavoratori in presidio a Brindisi

Redazione Ansa

(ANSA) - BRINDISI, 25 OTT - "I lavoratori stanno combattendo quasi da soli. Ed il governo non può continuare a lasciare spazio alle multinazionali per decidere il futuro di una comunità e di tante famiglie". Lo dichiara il segretario generale della Uilm Rocco Palombella che a Brindisi ha visitato un presidio di lavoratori della centrale Enel di Cerano che chiedono garanzie sul futuro occupazionale, anche in ragione del processo di decarbonizzazione che vedrà la chiusura del sito. "A noi non convince neanche l'idea di fermare una centrale come questa. Chiuderla - ha aggiunto- senza avere una continuità produttiva e senza una prospettiva occupazionale è il fallimento dello Stato. Il fallimento della politica industriale, della regione, del comune e del governo". "Noi - ha riferito Palombella - chiediamo che alla chiusura di Cerano ci sia l'impegno da parte dell'Enel". "Apprezziamo molto l'intervento del prefetto di Brindisi Luigi Carnevale che si sta prodigando per convocare i vertici dell'Enel e decidere come gestire questa transizione. Loro, i lavoratori, sono disponibili a svolgere lavori dignitosi e c'è la possibilità di poterlo fare. Si tratta - ha concluso - di aprire tavoli veri, non quelli finti".
    "Lasciamo attivo lo stato di agitazione e rimuoviamo lo sciopero in quanto abbiamo preso accordi con il prefetto. Il prefetto ed il questore di Brindisi sono stati gli unici ad interessarsi a questa vertenza. Tutti gli altri - ha affermato Alfio Zaurito segretario generale Uilm Brindisi con Palombella al presidiso -sono latitanti. Nei prossimi giorni i vertici dell' Enel e ministeriali dovrebbero dare delle garanzie attraverso il prefetto". (ANSA).
   

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