Puglia

Sasso contro bus urbano a Taranto, nessun ferito

Sindacati: è allarme, nel 2024 già una cinquantina gli episodi

Redazione Ansa

(ANSA) - TARANTO, 28 OTT - Persone da identificare ieri sera hanno lanciato un sasso contro un bus della linea 24 a Taranto, mandando in frantumi un vetro centrale. Non si registrano feriti. Lo rendono i segretari territoriali della Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti Francesco Zotti, Cinzia Fumarola e Carmelo Sasso, osservando che "non si può più parlare di casi isolati di vandalismo e violenza gratuita".
    L'episodio è avvenuto nel rione Paolo VI. "Mentre percorrevo via Salvemini, alle ore 19.10 circa, dal lato sinistro - ha riferito l'autista in servizio - ho sentito un forte rumore dovuto come ad un urto I passeggeri a bordo mi hanno avvertito che un vetro era andato in frantumi. Sono stato costretto a arrestare la corsa anche per rendermi conto delle condizioni di salute delle persone a bordo e dei danni riportati dal mezzo.
    Come al solito tanta paura".
    I sindacati chiedono al prefetto di Taranto, Paola Dessì, "la possibilità di una immediata convocazione del tavolo provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica e la possibilità di aggiornare su tale recrudescenza anche il nuovo Questore Michele Davide Sinigaglia". Alcuni quartieri della città, affermano le organizzazioni sindacali, "sono ormai vere e proprie risk zone (zone a rischio). Paolo VI (come nel caso di ieri e dello scorso 11 ottobre), Tramontone (ultimo episodio un mese fa), la zona del capolinea Porta Napoli-Porto (ultimo episodio il 15 ottobre complice anche la scarsa illuminazione pubblica che caratterizza la zona), segnalate come fossero luoghi di guerra in cui non è più sicuro svolgere un servizio pubblico".
    Le rappresentanze sindacali unitarie aggiungono che "sono già circa 50 le sassaiole contro gli autobus dall'inizio dell'anno, senza contare gli episodi di violenza, maleducazione e vandalismo a bordo".
    Da Kyma Mobilità intanto è arrivata la comunicazione che nella notte di Halloween (31 ottobre) il servizio di trasporto sarà interrotto alle 22. "Una misura necessaria - concludono i segretari Zotti, Fumarola e Sasso - perché si prova così a contenere il rischio di un disastro annunciato". (ANSA).
   

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