Puglia

Omicidio di mafia nel Barese nel 2003, due arresti

Massimiliano Cavotta fu ucciso 21 anni fa per una vendetta

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 05 NOV - I carabinieri di Bari hanno arrestato due persone (una in carcere, l'altra ai domiciliari) ritenute responsabili dell'omicidio di Massimiliano Cavotta, di 30 anni, ucciso con sette colpi di pistola e due di fucile ad Altamura (Bari) la sera dell'11 ottobre 2003. Cavotta, al momento dell'omicidio, stava tornando a casa insieme a sua moglie e al figlio di tre anni - che riuscirono a fuggire - e fu colpito a morte poco dopo aver parcheggiato la macchina. Ai due indagati è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della Procura-Direzione distrettuale antimafia. Rispondono in concorso di omicidio volontario premeditato, detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dal metodo e dall'agevolazione mafiosa.
    L'attività investigativa, condotta con servizi di avvistamento, pedinamento e supportata dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, ha permesso di raccogliere indizi nei confronti di due arrestati e di individuare il movente dell'agguato. Cavotta, in passato, aveva avuto dei contrasti con alcuni esponenti della criminalità organizzata altamurana e, il 28 febbraio 2003, aveva ferito a colpi di pistola un elemento di spicco di un clan rivale. E proprio quest'ultimo, spiegano i carabinieri in una nota, "a distanza di pochi mesi, insieme ad un suo affiliato, attuò la vendetta in modo deciso ed eclatante". (ANSA).
   

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