(ANSA) - BARI, 05 NOV - I carabinieri di Bari hanno arrestato
due persone (una in carcere, l'altra ai domiciliari) ritenute
responsabili dell'omicidio di Massimiliano Cavotta, di 30 anni,
ucciso con sette colpi di pistola e due di fucile ad Altamura
(Bari) la sera dell'11 ottobre 2003. Cavotta, al momento
dell'omicidio, stava tornando a casa insieme a sua moglie e al
figlio di tre anni - che riuscirono a fuggire - e fu colpito a
morte poco dopo aver parcheggiato la macchina.
L'attività investigativa, condotta con servizi di
avvistamento, pedinamento e supportata dalle dichiarazioni di
collaboratori di giustizia, ha permesso di raccogliere indizi
nei confronti di due arrestati e di individuare il movente
dell'agguato. Cavotta, in passato, aveva avuto dei contrasti con
alcuni esponenti della criminalità organizzata altamurana e, il
28 febbraio 2003, aveva ferito a colpi di pistola un elemento di
spicco di un clan rivale. E proprio quest'ultimo, spiegano i
carabinieri in una nota, "a distanza di pochi mesi, insieme ad
un suo affiliato, attuò la vendetta in modo deciso ed
eclatante". (ANSA).
Omicidio di mafia nel Barese nel 2003, due arresti
Massimiliano Cavotta fu ucciso 21 anni fa per una vendetta