(ANSA) - BARI, 05 NOV - "Purtroppo oggi Di Vittorio avrebbe
riscontrato che la nostra società è tornata indietro. Non è
andata avanti.
"Di Vittorio - continua Sinopoli - si sarebbe rimboccato le
maniche e si sarebbe rimesso a lottare, che poi è quello che fa
la Cgil ogni giorno per liberare le persone, per permettere a
tutti di studiare, per costruire una società migliore, per gli
ultimi, per quelli che non hanno mezzi. Ogni giorno è una
battaglia per i diritti della cittadinanza, per combattere lo
schiavismo , perché qui c'è lo schiavismo. Ecco cosa avrebbe
visto Di Vittorio. Siamo ancora un popolo di emigranti".
Per Sinopoli "ha ragione monsignor Ferretti (il riferimento è
all'arcivescovo di Foggia presente all'incontro di questa
mattina, ndr) quando dice che l'accoglienza di coloro che
arrivano sulle nostre coste è indispensabile, come
indispensabile è creare le condizioni per tutti coloro che non
vogliono partire e ci sono le possibilità. Noi abbiamo bisogno
di tutti. Delle ricchezze , dell'intelligenza delle nostre
studentesse e dei nostri studenti. C'è ancora chi è costretto a
lasciare la propria terra e non lo fa con gioia. Potremmo essere
noi domani a dover lasciare la nostra terra. Bisogna essere
onesti e guardare senza paraocchi a quello che ci circonda",
conclude Sinopoli. (ANSA).
Sinopoli (Fondazione Di Vittorio), 'c'è ancora lo schiavismo'
'Conquiste negli anni dei lavoratori messe in discussione'