Puglia

Sinopoli (Fondazione Di Vittorio), 'c'è ancora lo schiavismo'

'Conquiste negli anni dei lavoratori messe in discussione'

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 05 NOV - "Purtroppo oggi Di Vittorio avrebbe riscontrato che la nostra società è tornata indietro. Non è andata avanti. Le conquiste che sono state realizzate dalle lavoratrici e dai lavoratori con le loro lotte sono messe in discussione non da un mese o da un anno ma da anni ormai". Così Francesco Sinopoli, presidente della Fondazione Giuseppe Di Vittorio, questa mattina a Foggia per partecipare ad un convegno dell'università con gli studenti del corso di Diritto del lavoro del dipartimento di Giurisprudenza. Incontro organizzato in occasione del 67esimo anniversario della scomparsa del dirigente sindacale, fondatore della Cgil.
    "Di Vittorio - continua Sinopoli - si sarebbe rimboccato le maniche e si sarebbe rimesso a lottare, che poi è quello che fa la Cgil ogni giorno per liberare le persone, per permettere a tutti di studiare, per costruire una società migliore, per gli ultimi, per quelli che non hanno mezzi. Ogni giorno è una battaglia per i diritti della cittadinanza, per combattere lo schiavismo , perché qui c'è lo schiavismo. Ecco cosa avrebbe visto Di Vittorio. Siamo ancora un popolo di emigranti".
    Per Sinopoli "ha ragione monsignor Ferretti (il riferimento è all'arcivescovo di Foggia presente all'incontro di questa mattina, ndr) quando dice che l'accoglienza di coloro che arrivano sulle nostre coste è indispensabile, come indispensabile è creare le condizioni per tutti coloro che non vogliono partire e ci sono le possibilità. Noi abbiamo bisogno di tutti. Delle ricchezze , dell'intelligenza delle nostre studentesse e dei nostri studenti. C'è ancora chi è costretto a lasciare la propria terra e non lo fa con gioia. Potremmo essere noi domani a dover lasciare la nostra terra. Bisogna essere onesti e guardare senza paraocchi a quello che ci circonda", conclude Sinopoli. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it