(ANSA) - TARANTO, 07 NOV - Acciaierie d'Italia in
amministrazione straordinaria ha presentato al ministero
dell'Ambiente una nuova Valutazione di impatto sanitario (Vis)
sulla base di una ipotesi di produzione di 8 milioni di
tonnellate d'acciaio l'anno, sostenendo che il rischio di
impatto sulla salute è "ampiamente accettabile per tutti gli
organi bersaglio considerati". La notizia è riportata da Nuovo
Quotidiano di Puglia.
La Valutazione d'impatto ambientale è prodotta per il
riesame-rinnovo dell'Aia (Autorizzazione integrata ambientale),
per la quale si è aperta l'istruttoria al Ministero. Anche la
prima Vis presentata lo scorso giugno e riferita a una
produzione di 6 milioni di tonnellate, rammenta Nuovo
Quotidiano di Puglia, giungeva a conclusioni analoghe.
L'Istituto superiore di sanità ha poi chiesto in due riprese una
serie di approfondimenti all'azienda, che ha inviato un testo
aggiornato della Vis a 6 milioni di tonnellate e quella connessa
agli 8 milioni. Valutazioni che riguardano uno scenario 'post
operam', cioè dopo le realizzazione delle prescrizioni
ambientali. Il giudizio di merito dell'Istituto superiore di
sanità sarà successivamente inviato ai Ministeri dell'Ambiente e
della Salute.
L'attuale Aia è in proroga, essendo scaduta ad agosto 2023.
In uno dei passaggi della nuova Vis (un documento di 288 pagine
redatto dal professor Alfonso Cristaudo, ordinario di Medicina
del Lavoro dell'Università di Pisa, e dall'ingegner Annalisa
Romiti della società Icaro), si afferma che considerando "il
rischio totale per un'esposizione pari a 70 anni, si assiste nel
passaggio dall'assetto ante operam a quello post operam di 8
milioni di tonnellate ad una significativa diminuzione del
rischio, pari a circa il 30% nel caso dell'area di Taranto e del
39% circa nel caso del quartiere Tamburi". (ANSA).
Ex Ilva, con 8 milioni tonnellate 'rischio salute accettabile'
Presentata valutazione impatto ambientale a Ministero Ambiente