(ANSA) - BARI, 09 NOV - La Corte dei conti della Puglia ha
condannato l'ex dirigente della Protezione civile Mario Lerario,
52enne di Acquaviva delle Fonti, al pagamento di 500mila euro
nei confronti della Regione Puglia quale risarcimento per danno
patrimoniale e da disservizio, cioè il tempo sottratto ai suoi
compiti istituzionali, in relazione alla gestione di alcuni
appalti pubblici tra il 2020 e il 2021. La notizia è riportata
da alcuni quotidiani locali.
All'ex dirigente della Protezione civile, attualmente ai
domiciliari con permesso di lavoro, sono state inflitte nelle
scorse settimane due condanne penali per corruzione. Una in
primo grado a 5 anni e 4 mesi e l'altra ridotta in appello nel
giugno scorso a 4 anni e 4 mesi (da 5 anni e 4 mesi). Lerario fu
arrestato in flagranza il 23 dicembre 2021. Secondo l'accusa
avrebbe ricevuto da due imprenditori tangenti per complessivi
30mila euro. Gli appalti sarebbero stati affidati contravvenendo
alla normativa di settore mediante il loro frazionamento
artificioso e senza rispettare il principio di rotazione degli
operatori economici.
Il vice procuratore generale della Corte dei Conti pugliese,
Fernando Gallone, aveva citato Lerario per 770mila euro,
contestando anche il 'danno da tangente' ma per la sezione
giurisdizionale presieduta da Pasquale D'Addabbo tale danno è
assorbito da quello patrimoniale. (ANSA).
Appalti Protezione civile,'ex dirigente risarcisca 500mila euro'
Decisione della Corte dei conti: 'danno alla Regione Puglia'