(ANSA) - LECCE, 12 NOV - "Due anni di assenza sono tanti e
dopo una prima pausa, durante la quale mi sono un po'
allontanato, ho ripreso a lavorare. Il lavoro è stato anche
mentale, simulando di essere in campo: diciamo che nell'ultimo
anno ho lavorato in smart working".
Un primo giudizio sul Lecce: "Non l'ho visto dal vivo, l'ho
visto - ammette il tecnico - in tv durante il campionato e l'ho
rivisto in maniera dettagliata in questi giorni. Prima di dare
un'opinione ho bisogno di allenare. Ho grande voglia di
allenare, ho entusiasmo, come se iniziassi oggi. E' necessario
conoscere i calciatori, devo entrare in un ambiente nuovo per
me, e ho necessità di capire il prima possibile".
Nell'attuale rosa ritrova Ante Rebic, che sotto la sua guida
potrebbe trovare spazio e rilancio: "L'ho allenato forse un mese
al Milan, ed arrivò l'ultimo giorno di mercato. All'epoca -
ricorda - la squadra giocava in un modo poco congeniale alle sue
caratteristiche, e lo ricordo come un ragazzo determinato, anche
tignoso, 'sporco e cattivo'. A Lecce lo ritrovo molto
volentieri".
Ed ancora: "Ci sono tantissime ali e due prime punte,
considerando tale anche Rebic. Lui - prosegue Giampaolo - deve
essere una risorsa per la squadra, così come Krstovic e Burnete.
Le qualità individuali possono aiutarci a fare meglio, ma il mio
focus è la squadra. Oggi si gioca in sedici, non esistono solo
gli undici titolari: e proprio per questa ragione è necessario
fare un salto di qualità mentale".
Sul modulo da seguire Giampaolo è abbastanza chiaro: "La
squadra credo sia stata costruita per giocare in un modo, poi
vedremo. Però, detto alla vecchia maniera, è stata costruita per
giocare con due ali e una punta. Non credo sia importante il
modulo, sono importanti i principi e le qualità dei calciatori".
La differenza tra allenare una big e una squadra che deve
salvarsi? "Nessuna differenza - osserva il tecnico - sul piano
del lavoro. La differenza esiste nel circo che gira attorno. In
un grande club è necessario vincere, quando lotti per la
salvezza sai di essere con l'acqua alla gola. Nelle due
situazioni, però, devi metterci sempre del tuo dal punto di
vista caratteriale", conclude. (ANSA).
Calcio: Giampaolo 'Lecce grande opportunità per me'
Il nuovo allenatore: ho accettato per caratteristiche calciatori