Puglia

Tentata minaccia mafiosa, tre misure cautelari nel Barese

Coinvolto un imprenditore di Gravina, le minacce contro suo zio

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 16 NOV - Tre persone sono state sottoposte a misura cautelare (una in carcere, una ai domiciliari e per un'altra è stato disposto l'obbligo di dimora) perché accusate a vario titolo di tentata minaccia continuata e aggravata dal metodo mafioso, oltre che di ricettazione, detenzione e porto d'armi clandestine. I tre sono indagati insieme a una quarta persona, già arrestata e condannata, la misura è stata disposta dal gip di Bari su richiesta della Dda ed eseguita dai carabinieri.
    Secondo l'accusa, tra il 6 e il 10 dicembre 2023 un imprenditore di Gravina in Puglia (Bari) si sarebbe accordato con un esponente di spicco della criminalità organizzata locale per pianificare "un'azione intimidatoria mirata a colpire l'auto" di suo zio - scrivono i carabinieri in un comunicato - con diversi colpi d'arma da fuoco. La vittima era ritenuta responsabile di comportamenti aggressivi nei confronti di alcuni membri della famiglia, "nell'ambito di dissidi per motivi ereditari e di vicinato".
    Le indagini hanno consentito di monitorare le fasi dell'accordo: l'imprenditore avrebbe concordato con il pregiudicato un compenso di 6.500 euro, di cui 3.000 versati in anticipo. Altre due persone sono state coinvolte nel piano, con l'incarico di procurare e custodire l'arma ed eseguire materialmente l'agguato.
    L'imprenditore, come hanno ricostruito le indagini, "ha fornito indicazioni dettagliate per individuare con precisione il veicolo della vittima - scrivono ancora i militari -; informazioni utili per i complici che hanno effettuato numerosi sopralluoghi per identificare accuratamente l'obiettivo".
    L'azione è poi stata sventata dagli stessi militari che, monitorando le attività degli indagati, ne hanno arrestato uno di questi, trovato con l'arma, in flagranza. L'uomo è già stato condannato a due anni. (ANSA).
   

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