(ANSA) - BARI, 20 NOV - La Procura di Bari ha chiuso le
indagini nei confronti di 28 dentisti di Bari e provincia, di
tre società esercenti l'attività di studio odontoiatrico,
dell'ingegnere informatico di Palo del Colle (Bari) Tommaso
Carbone e di una sua società. I 29 sono indagati per
dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici.
Per l'accusa, negli anni tra il 2015 e il 2020, gli indagati
avrebbero evaso imposte per oltre 6 milioni di euro. Le
indagini, partite da una verifica fiscale avviata dal nucleo di
polizia economico-finanziaria della finanza di Bari, hanno
consentito di individuare in Carbone l'ideatore e il fornitore
di un software gestionale che permetteva ai professionisti che
lo utilizzavano di tenere una contabilità dei compensi ricevuti
ma non dichiarati. Il sistema gestionale avrebbe consentito di
creare delle "schede cliente" nelle quali, dopo aver premuto il
tasto F12 della tastiera e digitato una password, era possibile
rendicontare i compensi percepiti in nero. Il gestionale
permetteva anche di memorizzare la contabilità parallela su
supporti esterni, rimovibili in caso di controlli e non
accessibili senza prima aver premuto F12 e digitato la password.
Il sistema permetteva quindi di tenere distinti due archivi
informatici: uno interno definito "gestionale" con i dati delle
fatture, uno esterno chiamato "storico" per raccogliere "i dati
nella loro totalità", come spiega la finanza in un comunicato, e
dunque anche quelli non annotati nella contabilità ufficiale.
Carbone avrebbe anche creato delle chat per parlare con i suoi
clienti, "rimandando ulteriori spiegazioni ad incontri di
persona e facendo riferimento alla contabilità 'black'", scrive
sempre la finanza. A supporto delle indagini anche le
dichiarazioni di diversi pazienti, che hanno dichiarato di aver
versato importi in contanti dopo le visite senza ricevere
fattura. (ANSA).
Dentisti evadono le tasse per 6 milioni, chiuse indagini per 29
A Bari, scoperto software per tenere contabilità in nero