(ANSA) - BARI, 27 NOV - La Dda di Bari ha chiesto condanne
dai 3 ai 20 anni di reclusione per 49 imputati, accusati a vario
titolo di associazione mafiosa, associazione finalizzata al
traffico di stupefacenti, reati in materia di armi e droga,
tentato omicidio, estorsione, minaccia, danneggiamenti e usura,
con l'aggravante mafiosa. Si tratta dei 49 imputati, a processo
in abbreviato, coinvolti nel filone dell'inchiesta 'Codice
interno' riguardante nello specifico gli affari del clan mafioso
Parisi-Palermiti del quartiere Japigia di Bari. In questo filone
non è contestato lo scambio elettorale politico mafioso. La
richiesta del pm Federico Perrone Capano è stata avanzata
davanti alla gup Isabella Valenzi. La pena di 20 anni è stata
chiesta per il boss Eugenio Palermiti, per suo figlio Giovanni,
per Michele e Radames Parisi e per altri otto considerati a
vario titolo promotori, organizzatori, dirigenti e finanziatori
dell'associazione (Raffaele Addante, Raffaele Castoro, Umberto
Lafirenze, Filippo Mineccia, Michele e Sebastiano Ruggieri,
Silvio Sidella e Francesco Triggiani). La gup, su richiesta dei
difensori, ha anche acquisito l'ordinanza di custodia cautelare
di Genova con cui, lo scorso 19 novembre, è stato arrestato in
Liguria il collaboratore di giustizia barese Domenico Milella,
per gli inquirenti ancora dedito allo spaccio di droga nella sua
sede protetta. Milella, nel corso di oltre 4 anni di
collaborazione, ha reso varie dichiarazioni importanti per
ricostruire le dinamiche del clan di Japigia e per chiarire
aspetti decisivi della guerra di mafia che ha interessato il
quartiere nel 2017. (ANSA).
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