(ANSA) - FOGGIA, 28 NOV - "È una riforma che incide sul testo
costituzionale con l'obiettivo di riportare i magistrati al
ruolo di burocrati precostituzionali, cioè al ruolo che avevano
prima dell'entrata in vigore della Costituzione. È un tentativo
di incidere sulla separazione dei poteri che a nostro giudizio
non arrecherà nessun vantaggio ai cittadini e non accorcerà di
un giorno la durata dei processi.
Un dialogo tra professori, avvocati e magistrati su una delle
tematiche più attuali della giustizia italiana. "È una riforma
che fa molto discutere, che desta preoccupazione e che ritengo
inutile. Non è utile alla difesa dei cittadini - ha detto
Maurizio Carbone (Csm) -, non è utile a migliorare il sistema
giustizia, non è utile nemmeno all'Avvocatura. Bisogna
riflettere perché modificare la Costituzione comporta effetti
che poi lasciano il segno e sul quale non si può tornare
indietro". Per Carbone "l'assetto attuale voluto dai nostri
padri costituenti garantisce il pieno equilibrio tra le parti e
l'assoluta terzietà del giudice. Non è necessario incidere sulla
Costituzione come si vuole fare". Favorevole alla riforma
l'Aiga. "L'Aiga è stata sempre a favore della separazione delle
carriere - ha sottolineato l'avvocato Mario Aiezza - come
concretizzazione del giusto processo. È giusto che venga
celebrato dinnanzi ad un giudice terzo ed imparziale nella
parità tra accusa e difesa. Ci sembra che l'attuale sistema
giudiziario abbia questo vulnus e riteniamo che la riforma sulla
separazione delle carriere possa colmarlo nel merito". (ANSA).
Separazione carriere, Anm,ci vogliono burocrati. Aiga, è da fare
Dibattito a Foggia tra magistrati e avvocati