(ANSA) - BARI, 01 DIC - Avrebbe ucciso il suo complice dopo
una rapina perchè temeva che volesse diventare un collaboratore
di giustizia. Con queste accuse i carabinieri hanno arrestato un
37enne di Bitonto (Bari), C.
Secondo l'accusa, quella sera Sadiku e il 37enne si sarebbero
resi responsabili di una rapina a mano armata. Ma poi, una volta
raggiunta la campagna, l'indagato avrebbe sorpreso il suo
complice sparandogli contro almeno 12 colpi di pistola. Sadiku,
ferito in sei punti diversi al collo e alla testa, fu raggiunto
da altri proiettili anche quando era già a terra.
La decisione di uccidere Sadiku, secondo l'accusa, era stata
presa per scongiurare il rischio che lo stesso potesse
collaborare con la giustizia e rendere dichiarazioni anche sui
fatti di sangue commessi dai vertici del sodalizio criminale.
L'inchiesta che ha condotto all'arresto si ricollega ad un
contesto d'indagine più ampio che ha riguardato l'intera area
del comune Bitonto dove nel dicembre 2017 è avvenuto l'omicidio
per errore dell'anziana Anna Rosa Tarantino, e all'indagine
Porta Robustina, che il 4 luglio 2022 ha portato all'arresto di
25 indagati appartenenti al medesimo clan. (ANSA).
Uccise complice perchè temeva parlasse, arrestato capoclan
L'omicidio avvenne nel 2017 nel Barese