(ANSA) - BARI, 03 DIC - "Si osserva una costante tendenza
all'espansione dei territori controllati dai clan anche al di
fuori degli ambiti regionali e permangono alleanze storiche con
altre organizzazioni criminali, anche straniere". Così, nella
relazione al Parlamento, la Direzione investigativa antimafia
definisce il contesto criminale della Puglia nel secondo
semestre del 2023 quando non sono state registrate "mutazioni
significative nel quadro di riferimento generale del crimine
organizzato pugliese".
Nella provincia di Brindisi "non sono stati registrati
sostanziali cambiamenti negli assetti criminali rispetto al
semestre precedente", evidenzia la relazione spiegando che nel
Tarantino "quello degli stupefacenti permane il settore di
interesse maggiore per la criminalità ionica". A Lecce e
provincia "non sono state registrate sostanziali variazioni
degli assetti criminali" e sono stati emessi tre provvedimenti
interdittivi antimafia e due di prevenzione collaborativa, da
parte della Prefettura di Lecce. La provincia di Barletta -
Andria - Trani è infine definita una zona dal contesto criminale
"eterogeneo" in cui convivono "clan storici sopravvissuti nel
tempo e gruppi criminali emergenti" che sono "animati da forte
ambizione di potere" ma che "subiscono le influenza esterne dei
grandi sodalizi foggiani: società foggiana, malavita cerignolana
e baresi". (ANSA).
Dia, in Puglia la mafia estende il suo controllo sul territorio
'Restano alleanze storiche anche con organizzazioni straniere'