(ANSA) - BARI, 07 DIC - "Uno sfregio su un'opera d'arte. Una
ferita che il Salento non può consentire".
Pagliaro ricorda che "la Puglia, con circa 4.500 ettari di
superficie destinati all'eolico industriale, rappresenta oltre
un quarto del totale nazionale". "Per l'eolico offshore -
prosegue - le richieste lungo le sue coste raggiungono una
potenza complessiva di 27,5 gigawatt, oltre dieci volte
l'obiettivo nazionale".
Pagliaro evidenzia "i danni collaterali" dell'impianto come
"la distruzione dei fondali marini, lo stress per la fauna, gli
impatti devastanti su pesca e navigazione, l'inquinamento
acustico e visivo che trasformerebbero il nostro panorama in un
incubo metallico".
"Il Ministero dell'Ambiente ha concesso solo quindici giorni
di tempo, fino all'11 dicembre, per presentare osservazioni. E i
sindaci interessanti faranno valere le proprie ragioni",
continua. "È una corsa contro il tempo per impedire che venga
sacrificato il valore paesaggistico, storico e culturale di
un'area che non ha eguali - conclude - Non si può trattare un
territorio così prezioso anteponendo le speculazioni alle
persone". (ANSA).
Pagliaro(LPd), 'impianto offshore una ferita per il Salento'
Il capogruppo al sit in, L'opera è uno sfregio