(ANSA) - BARI, 10 DIC - Miglioramento del fatturato e dell'export al Sud, peggioramento per entrambi i fattori al Centro Nord. Questo lo scenario che emerge dal rapporto "La competitività delle medie imprese del Mezzogiorno tra percezione dei rischi e strategie di innovazione" dell'Area Studi di Mediobanca, dal Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere presentato oggi a Bari.
E' stato spiegato che nel 2023 il loro fatturato è aumentato del 2,7%, contro un calo del 3,6% di quelle del Centro-Nord, mentre l'export è salito del 4,4%, a fronte di una diminuzione del 2,1% delle altre.
All'incontro hanno partecipato, tra gli altri, il presidente di Unioncamere Andrea Prete e la presidente della Camera di Commercio di Bari Luciana Di Bisceglie.
Anche per l'anno in corso le medie imprese del Sud prevedono di raggiungere un incremento intorno al 2% del proprio giro d'affari e delle esportazioni, in contrapposizione ad un calo atteso da quelle del resto d'Italia rispettivamente dell'1,5% e del 4%.
Secondo lo studio a fare la differenza sono pure gli investimenti nelle tecnologie 4.0 avviati o programmati entro il 2026 dall'87,3% delle medie imprese del Mezzogiorno (contro l'82,1% delle altre). In 27 anni il numero di aziende che compone il capitalismo familiare del Mezzogiorno è più che raddoppiato, passando da 213 imprese nel 1996 a 431 nel 2022, a fronte di una crescita complessiva delle imprese del Centro-Nord della stessa 'taglia' pari al 13% (circa 3.600 unità nel 2022).
In Puglia le medie imprese sono 84 e generano l'11,4% del valore aggiunto manifatturiero dell'intera regione. (ANSA).
Crescono fatturato ed export medie imprese Sud, scende Nord
Presentata analisi Mediobanca Unioncamere e Centro Tagliacarne