(ANSA) - BARI, 11 DIC - La Regione Puglia e il Comune di Bari
hanno chiesto di costituirsi parte civile nel processo a carico
dell'ex assessore regionale Alfonsino Pisicchio, del fratello
Enzo e di altri 12 imputati accusati, a vario titolo, di
corruzione, turbativa d'asta, falso, truffa, truffa aggravata
per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed emissione di
fatture false. La richiesta è arrivata oggi davanti al gup di
Bari Nicola Bonante, l'udienza è stata rinviata al prossimo 4
febbraio.
Il Comune, che si è costituito nei confronti dei due
Pisicchio, dell'ex responsabile unico del procedimento Francesco
Catanese e dell'imprenditore Giovanni Riefoli, chiederà oltre un
milione di euro tra danni d'immagine e patrimoniali. La Regione
si è costituita nei confronti di Alfonsino Pisicchio e di alcuni
altri imputati, ma non del fratello Enzo. Ad Alfonsino Pisicchio
sarà chiesto un risarcimento dei danni non patrimoniali di
50mila euro.
Le accuse per Alfonsino Pisiscchio - che risponde di
corruzione e turbata libertà degli incanti - riguardano il
periodo in cui era assessore della giunta Emiliano, quando
avrebbe utilizzato "la sua influenza politica e le sue relazioni
- come si legge nell'ordinanza di custodia cautelare - tramite
suo fratello Enzo, per una gestione clientelare del suo ruolo,
con favoritismi per ottenere ritorni in termini di consenso
elettorale, mediante assunzioni nelle imprese favorite o
avvantaggiate di persone che assicurano il voto e che avevano
militato anche nel suo partito".
Enzo Pisicchio, invece, avrebbe agito "quale esecutore delle
direttive" del fratello "e quale schermo per impedire di
risalire al ruolo e al contributo di Alfonsino". Dalle indagini
è emersa la turbativa di una gara d'appalto bandita dal Comune
di Bari per l'affidamento delle attività di supporto per la
gestione e riscossione dei tributi, aggiudicata nel settembre
del 2019, con importo a base d'asta di circa 5,5 milioni. Il
rup, Francesco Catanese, secondo l'accusa avrebbe confezionato
il bando ad arte per un imprenditore ottenendo in cambio
l'assunzione della moglie.
Inoltre, un componente della commissione di gara avrebbe
ottenuto la stessa promessa di assunzione per il figlio con
l'intermediazione dei fratelli Pisicchio a loro volta
destinatari di denaro, assunzioni, promesse di assunzioni ed il
finanziamento illecito al partito 'Iniziativa democratica' da
parte dell'imprenditore cui avevano fornito informazioni
riservate. (ANSA).
Corruzione, Regione e Comune Bari chiedono danni a ex assessore
Chiesta costituzione a parte civile, imputati fratelli Pisicchio