Puglia

Sindaca Lecce a Briatore, 'collaboriamo sul porto turistico'

Imprenditore su assoluzioni Twiga Otranto,'in Puglia ostacolati'

Redazione Ansa

(ANSA) - LECCE, 11 DIC - Dopo la recente chiusura del processo sulla realizzazione del Twiga a Otranto con tre assoluzioni (non ci fu occupazione abusiva di demanio), e le dichiarazioni dell'imprenditore Flavio Briatore che ha parlato di "malagiustizia" e di una "Puglia" che gli ha sempre messo "i bastoni tra le ruote", la sindaca di Lecce, Adriana Poli Bortone, lo invita a collaborare al progetto per la realizzazione di un porto turistico, purché ammetta che "la Puglia non è tutta uguale".
    "Mi viene da dire subito Briatore, vieni a Lecce - scrive la sindaca in una nota -. Condivido in tutto le riflessioni di Flavio Briatore, tranne che per un aspetto: la Puglia non è tutta uguale. Se ammette questo - prosegue - siamo pronti a ricucire subito il rapporto con l'imprenditore. Da noi c'è spazio per l'impresa e per le occasioni che possono scaturire da un patto di collaborazione, anche attraverso una progettualità partecipata".
    "Lecce - aggiunge - è ora impegnata nel progetto di realizzazione di un porto turistico a San Cataldo e se Briatore volesse collaborare con noi alla sua realizzazione lo accoglieremo con grande favore, dimostrando che c'è una Puglia che vuole e può crescere, come sta dimostrando in tanti settori dell'impresa, una Puglia che non respinge ma accoglie, soprattutto quanti possono aiutarla a migliorare".
    "L'epilogo processuale della vicenda del Twiga, con l'assoluzione in appello degli imprenditori - prosegue la sindaca - conferma quell'esito positivo di cui ero convinta sin dall'inizio. Un esito che induce ad una riflessione attenta sulla necessità di maggiore equilibrio nel rapporto tra l'iniziativa privata e l'azione di controllo esercitato dalle istituzioni".
    Briatore, in un video sui social, aveva ricordato che "otto anni fa ci hanno bloccato i lavori, hanno accusato di qualunque cosa tre degli investitori del Twiga, noi siamo stati costretti a revocare il brand. In questi otto anni abbiamo perso la possibilità di avere un Twiga a Otranto" e il "Twiga dà lavoro a tantissime persone meno che in Puglia". (ANSA).
   

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