(ANSA) - BARI, 12 DIC - Avrebbero emesso in cinque anni, dal
2018 al 2023, 1.250 fatture per operazioni inesistenti a carico
di 165 operatori economici per un importo di oltre 10 milioni di
euro, garantendosi cosi "facili guadagni intascando il 22%
(ovvero l'Iva) su operazioni mai poste in essere".
Nell'inchiesta, coordinata dalla Procura di Bari, sono
indagati anche quattro finanzieri e tre funzionari dell'Agenzia
delle Dogane, oltre a un direttore di banca e un a dipendente di
un ufficio postale che avrebbero violato le norme anti
riciclaggio agevolando i prelievi di contanti. Sono stati
inoltre posti sotto sequestro beni per 5 milioni di euro. Il
gruppo, attivo tra Bari e Bitonto, avrebbe emesso fatture per
operazioni inesistenti "nei confronti di società realmente
esistenti provvedendo al prelevamento e alla restituzione in
contante delle somme prelevate trattenendo l'Iva", spiegano i
militari. (ANSA).
Frode fiscale e riciclaggio nel Barese, sei misure cautelari
Indagati anche finanzieri, funzionari Dogana e direttore banca