Puglia

Striscioni ultrà contro sindaco Taranto, solidarietà consiglieri

Insulti per mancata chiusura cessione società calcio

Redazione Ansa

(ANSA) - TARANTO, 15 DIC - La mancata chiusura della cessione del Taranto Calcio (società che milita nel campionato di serie C) al gruppo Apex Capital Global sta provocando forti tensioni nella tifoseria ionica. In diversi punti della città sono apparsi striscioni, attribuibili probabilmente a frange di ultras, contenenti insulti e offese nei confronti del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, del vice sindaco Gianni Azzaro, del presidente della società di Calcio Massimo Giove, del dirigente delle giovanili e dell'Aps Taras.
    Nelle scorse ore il sindaco Melucci aveva diramato una nota a proposito delle vicende societarie sottolineando che "l'Amministrazione comunale non ha avuto e non può avere alcuna parte nelle questioni commerciali tra privati e, dunque, si vede costretta a diffidare formalmente sin d'ora chiunque intenderà inopinatamente agitare l'ordine pubblico e appesantire il lavoro degli enti locali".
    Il primo cittadino aveva spiegato di aver appreso "di nuove impreviste difficoltà nella definizione dei negoziati tra la proprietà del Taranto FC 1927 ed il gruppo statunitense che già aveva opzionato le quote societarie dei rossoblu. Non conosciamo ovviamente i dettagli, ma vorremmo fermare sul nascere il solito becero tentativo di qualcuno di strumentalizzare politicamente coi tifosi la vicenda e di ricercare responsabilità in ruoli e luoghi al di fuori della semplice trattativa privata".
    Oggi sono comparsi gli striscioni offensivi, appesi a cavalcavia o su muri. Messaggi di solidarietà nei confronti del sindaco e del suo vice Azzaro sono giunti, tra gli altri, dagli assessori Stefania Fornaro, Federica Simili e Angelica Lussoso, da Costanzo Carrieri di Io C'entro, da alcuni consiglieri comunali e dal consigliere regionale e comunale Massimiliano Stellato, presidente regionale di Italia Viva. Per quest'ultimo la città "ha bisogno di un momento di pacificazione, non di lotta continua". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it