(ANSA) - BARI, 17 DIC - E' stata scoperta questa mattina la
targa, in prossimità della spiaggia di Pane e Pomodoro, dedicata
al commendatore Francesco Corazza che realizzò gli iconici
lampioni del lungomare di Bari con la sua azienda Officine
Fonderie Corazza.
Alla cerimonia hanno partecipato anche Elena Corazza, figlia di
Francesco, e il sindaco Vito Leccese.
"Teniamo in modo particolare a questa iniziativa - ha detto
il primo cittadino - in primo luogo perché l'amministrazione
comunale punta molto sulla valorizzazione della storia
cittadina, e poi perché i lampioni monumentali del nostro
lungomare sono un elemento identitario della nostra città. Sono
ormai famosi in tutto il mondo. Essere riuscito a riprodurre,
con una creatività tutta levantina, il candelabro tipico che
illumina alcuni punti del lungosenna, ha contribuito a far
crescere il famoso adagio popolare che accomuna Bari a Parigi. E
non è un caso che la Bari moderna sia nata con Gioacchino Murat.
Da quel momento, peraltro, è nata una sana competizione con
Napoli, motivo per cui la nostra città conta quattro teatri
bellissimi così ravvicinati tra loro".
"Desidero ringraziare il sindaco - ha aggiunto Elena Corazza
- che ha creduto molto in questo riconoscimento al lavoro di mio
padre; la sovrintendenza e tutte le persone, in particolare del
gabinetto del sindaco, che hanno lavorato per raggiungere questo
risultato. Sono davvero molto emozionata, anche perché il nostro
lungomare sarà sempre illuminato dai nostri candelabri, e questo
mi inorgoglisce molto".
I 197 lampioni in ghisa nera del lungomare adornano tre
chilometri di strada, dall'entrata del porto a Pane e Pomodoro.
Furono installati durante la costruzione del lungomare voluto da
Araldo di Crollalanza. I lavori durarono dal 1929 sino alla metà
degli anni 30 ma durante la seconda guerra mondiale l'industria
bellica fece man bassa di tutto ciò che era composto di metallo
per costruire armi, così i lampioni vennero smantellati. Nel
1949 si decise di avviare una sottoscrizione per raccogliere i
fondi necessari al ripristino degli amati lampioni. Ne furono
subito costruiti 21, ma solo dopo una decina d'anni furono
completati gli altri 176. A partire dal 1962 i lampioni furono
oggetto di un considerevole restyling: le lampade sferiche che
li avevano caratterizzati fino ad allora vennero sostituite con
quelle cilindriche odierne. A realizzarli fu l'azienda barese
Officina Fonderia F. Corazza, il cui marchio è impresso in
rilievo sul basamento di ognuno di essi. (ANSA).
Realizzò lampioni lungomare Bari, una targa ricorda Corazza
Leccese: 'Monumento identitario della nostra città'