(ANSA) - BARI, 23 DIC - "La nostra unità e la nostra amicizia
ci consentono di guardare e affrontare senza timore i problemi e
le sfide di questo tempo. Il 2024 verrà ricordato come un altro
anno di guerra.
"Anche nella nostra terra - ha aggiunto - non mancano i
problemi, ma io sento un desiderio crescente di riscatto tra di
noi e nella gente. Certo vi è il pericolo di uno scollamento tra
il popolo e le istituzioni. Gli accadimenti dei mesi scorsi
all'ospedale Riuniti (aggressioni ai medici da parte dei parenti
dei pazienti, ndr) mostrano come la sfiducia verso medici,
insegnanti, amministratori, istituzioni, sia un cancro
pericolosissimo che si può combattere solo con il nostro attento
impegno".
"Purtroppo - ha proseguito l'arcivescovo - al di sotto della
Capitanata è ancora presente una tossicità, una atavica
sub-cultura mafiosa del fare per sé, del prevaricare i deboli
quando possibile e ossequiare i potenti. Giustificata in parte
da passati comportamenti deprecabili della politica, una
concezione di vita
da 'furbo' erode la convivenza e ostacola lo sviluppo della
nostra società".
L'arcivescovo ha poi sottolineato che "il caporalato, una
vergogna antica di questa terra, si rinnova nello sfruttamento
di chi è emigrato e cerca onestamente un futuro migliore". "Lo
sfruttamento e la schiavitù - ha concluso - sono inaccettabili
nel terzo millennio e vanno combattuti con estrema
determinazione". (ANSA).
Arcivescovo Foggia, '2024 sarà ricordato come un anno di guerra'
'Il caporalato è una vergogna antica della nostra terra'