(ANSA) - BARI, 10 GEN - Come garantire un uso responsabile,
equo e giusto dell'intelligenza artificiale e delle nuove
tecnologie disponibili, evitando il rischio di disuguaglianze e
discriminazioni in termini di accesso e utilizzo vantaggioso. Se
ne è parlato oggi a Bari nel convegno 'Futuri possibili.
"L'intelligenza artificiale - ha spiegato Gennaro - può
essere utile se riusciremo a veicolarla portando
all'integrazione tra l'ingegno umano e il lavoro di ausilio
della macchina, al fine di redistribuire il surplus della
ricchezza che inevitabilmente produrrà. Pensiamo che ci siano
limiti e opportunità, ma la trasformazione che l'intelligenza
artificiale sta compiendo è ampia e pervasiva. Va approfondita,
capita, non possiamo ignorarla".
Ricci ha ricordato che "come Uil stiamo lavorando già da
qualche mese con un comitato scientifico per comprendere come
muoverci. A oggi risulta che il 26% delle aziende italiane
utilizza l'intelligenza artificiale che ha già modificato i
processi produttivi e anche i rapporti sindacali". (ANSA).
Uil Puglia, 26% aziende italiane usa intelligenza artificiale
Oggi un convegno a Bari sull'uso responsabile della tecnologia