(ANSA) - BARI, 14 GEN - La mancata ricarica dell'aria
condizionata nella stanza in cui si trova la culla termica della
chiesa san Giovanni Battista di Bari potrebbe aver avuto un
ruolo nel caso del neonato trovato morto lì la mattina del 2
gennaio. Come emerso già ieri, nel corso della consulenza
tecnica disposta dalla Procura è stato rilevato un possibile
malfunzionamento del materassino della culla (definito
'tappetino') e dei suoi sensori, che non avrebbero rilevato la
presenza del piccolo e non avrebbero dunque fatto scattare
l'allarme.
La mattina del 2 gennaio, quando è stato scoperto il piccolo
cadavere, il titolare dell'agenzia funebre Roberto Savarese - il
primo a trovare il corpo - ha detto che dal climatizzatore, che
si accende automaticamente una volta rilevato un movimento,
usciva aria fredda. E anche ieri, nel corso delle prove fatte
durante la consulenza, si sarebbe verificata la stessa cosa.
Come spiegato dal parroco, quel climatizzatore non va regolato
manualmente a seconda delle stagioni, ma si adatta
automaticamente a seconda delle temperature esterne, emanando
aria calda in inverno e fresca in estate. L'ipotesi su cui è a
lavoro la Procura (il procuratore aggiunto Ciro Angelillis e la
pm Angela Morea coordinano le indagini della squadra mobile) è
che l'apparecchio, come avviene nelle automobili, non sia stato
ricaricato, e che quindi si sia attivato dopo aver rilevato il
movimento, emettendo però aria fredda. Il piccolo, come emerso
dall'autopsia, è morto verosimilmente per ipotermia.
Al termine degli accertamenti di ieri, il tappetino della
culla è stato portato via per altri esami, che verranno svolti
nei prossimi giorni anche sulle altre apparecchiature del
sistema. (ANSA).
Neonato morto nella culla, dal climatizzatore esce aria fredda
Mancata ricarica potrebbe non aver permesso riscaldamento