(ANSA) - BARI, 15 GEN - "Cosa si dirà di noi fra cento anni?
Che si è preferito passare dalla gestione alla progettazione,
che si è capito come fosse necessario tracciare traiettorie
fondate sull'accoglienza per favore le contaminazioni non solo
delle merci ma anche dei popoli". E' uno dei passaggi del
discorso del rettore dell'università Aldo Moro di Bari, Stefano
Bronzini, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico
2024-2025 e delle celebrazioni per i cento anni.
Bronzini ha fatto ricorso a un personaggio inventato, Futura,
immaginando l'inaugurazione fra cento anni e rivolgendosi più
volte alla ministra Anna Maria Bernini, presente nel teatro
Petruzzelli. "Questa è una festa - ha detto -. Quindi non
parleremo di finanziamenti, non ci sarà spazio per le
lamentele".
Bronzini, facendo ricorso alla metafora dell'inaugurazione
nel 2125, ha evidenziato che "il calo demografico" è uno dei
problemi" e che sarebbe "sufficiente pensare a nuovi percorsi
scolastici" in modo "che non allontanino dall'università".
Bronzini ha poi spiegato che "avremmo bisogno di un progetto
industriale del Paese per poter interloquire" e che
"l'eliminazione dei test per i corsi di Medicina non significa
eliminazione del numero chiuso. La soluzione del primo semestre
aperto a tutti, con i test successivi" pone però problemi perché
bisogna "ridisegnare i percorsi di studio". Bronzini ha chiarito
che sarebbe utile aumentare "il numero dei percorsi legati alle
professioni sanitarie" e garantire "la sopravvivenza di alcune
scuole di specializzazione mediche in difficoltà".
Poi, infine, un passaggio sulla sua ultima inaugurazione da
rettore: "E' stato bellissimo, ma le esperienze sono bellissime
se finiscono. Il prossimo 30 settembre finirà il mio mandato, mi
potrete confinare in una cornice e appendere al muro". Il
rettore è stato salutato da una standing ovation. (ANSA).
Rettore UniBa, 'accogliere per favorire le contaminazioni'
Oggi i 100 anni dell'Università, 'da gestione a progettazione'