Puglia

Gava, rimozione fusti radioattivi da ex Cemerad lavoro enorme

Il vice ministro, messa in sicurezza orgoglio per nostro Paese

Redazione Ansa

(ANSA) - TARANTO, 29 GEN - "Oggi è una giornata importante perchè è stato fatto un lavoro grandissimo che è stato un orgoglio per il nostro Paese, far vedere quello che siamo in grado di fare per mettere in sicurezza i territori. E' chiaro che a monte dobbiamo fare cultura ambientale perchè queste cose non devono accadere".
    Lo ha detto il viceministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Vannia Gava, intervenendo alle operazioni conclusive per il trasferimento dal deposito ex Cemerad di Statte, nel Tarantino, dei fusti contenenti anche materiali radioattivi.
    La partenza dell'ultimo carico di 141 fusti è avvenuta alla presenza, fra gli altri, del commissario straordinario per l'attuazione dell'intervento di messa in sicurezza e gestione dei rifiuti pericolosi e radioattivi Vera Corbelli, del direttore dell'Ispettorato nazionale per la sicurezza nazionale e la radioprotezione (Isin) Francesco Campanella, dell'assistente esecutivo dell'amministratore delegato di Sogin Mario Lazzari, del presidente di Nucleco Nadia Cherubini e dei rappresentati di diversi enti coinvolti.
    Complessivamente sono stati allontanati 16.640 fusti contenenti sorgenti, filtri contaminati dall'evento Chernobyl, rifiuti radioattivi prodotti da attività mediche, industriali e di ricerca, che si trovavano all'interno di una struttura fatiscente, raccolti dalla società Cemerad fra la metà degli anni Ottanta e il 2000, quando il sito ormai abbandonato è stato sottoposto a sequestro giudiziario da parte della procura di Taranto.
    La gestione in sicurezza delle attività di svuotamento e bonifica del deposito Cemerad è stata a cura della Sogin, che si è avvalsa operativamente della sua controllata Nucleco.
    "Ora - ha aggiunto Gava - va fatta la caratterizzazione per la struttura. Forse non va fatta nemmeno la bonifica, è tutto da vedere. Ma l'intenzione è quella di ridare al territorio un sito pulito e riutilizzabile". (ANSA).
   

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