(ANSA) - BARI, 14 FEB - Il materassino (tecnicamente
'tappetino') della culla termica della chiesa San Giovanni
Battista di Bari non sarebbe stato idoneo alla funzione per cui
era stato installato. Ovvero quella di far partire l'allarme, e
dunque la chiamata al cellulare del parroco, una volta rilevato
il peso di un neonato.
La Procura di Bari (il procuratore aggiunto Ciro Angelillis e la
pm Angela Morea coordinano le indagini della squadra mobile)
indaga per abbandono di minori a carico di ignoti e per omicidio
colposo nei confronti del parroco, don Antonio Ruccia, e del
tecnico Vincenzo Nanocchio, che installò la culla nel 2014 e lo
scorso 14 dicembre, dopo alcuni blackout che interessarono la
chiesa, ne cambiò l'alimentatore. Gli accertamenti degli
inquirenti hanno anche dimostrato come non sia mai esistito un
protocollo con il reparto di Neonatologia del Policlinico di
Bari, come invece annunciato a più riprese e come si legge anche
dal sito della parrocchia nella sezione dedicata alla culla
termica ("Quando il neonato vi viene posto, si attiva un allarme
collegato con l'ospedale Policlinico di Bari. Sarà poi cura del
reparto di Neonatologia del Policlinico"). Lo stesso direttore
generale del Policlinico, Antonio Sanguedolce, smentì
l'esistenza di accordi con la chiesa. Il piccolo è stato
ribattezzato 'Angelo' dal sindaco di Bari, Vito Leccese, ed è
ora sepolto nel cimitero di Bari. (ANSA).
Neonato morto a Bari, dubbi su idoneità materassino culla
Emergono dalla consulenza, il piccolo morto per ipotermia
