(ANSA) - BARI, 19 FEB - "La situazione del settore è
nuovamente emergenziale. Il paradosso è che in un momento
storico in cui ci troviamo a spiegare alle imprese che
l'ennesimo e oneroso adempimento amministrativo, il Rentri,
operativo dallo scorso 13 febbraio, è cosa buona e giusta, ci
troviamo senza risposte nei confronti di chi, avendo fatto il
proprio dovere, si vede negare un diritto".
Confartigianato rivolge un nuovo appello al ministero
dell'Ambiente e sicurezza energetica, indicando anche alcuni
dati relativi a questa "emergenza" che è anche ambientale. In
particolare "la giacenza di oltre 450 tonnellate di Pfu inevasi
nelle officine - prosegue - ricade sugli autoriparatori non solo
sul piano operativo, ma anche economico esponendoli al rischio
di incorrere in pesanti sanzioni amministrative, oltre a creare
gravi conseguenze per l'ambiente e per la salute della
collettività".
Confartigianato chiede che possa essere implementato il
Registro nazionale produttori e importatori pneumatici istituito
dal ministero, prevedendo "una specifica funzionalità del
portale dedicata agli autoriparatori per la ricezione delle
richieste di ritiro Pfu da parte delle officine e lo smistamento
automatico ai consorzi obbligatori". "La gestione centralizzata
del servizio di raccolta attraverso il canale istituzionale già
esistente, ovvero il Registro - conclude - riteniamo sia la
soluzione più corretta e trasparente per una effettiva
regolamentazione e ottimizzazione del meccanismo, a beneficio
non solo degli autoriparatori, ma di tutti gli attori della
filiera". (ANSA).
Confartigianato,rischio ambiente per criticità ritiro pneumatici
Sgherza: 'La situazione del settore è nuovamente emergenziale'
