Puglia

Trans minacciata e picchiata, Arcigay 'siamo sotto attacco'

'Contesto politico e sociale in cui l'odio è legittimato'

Redazione Ansa

(v. "Minacce e insulti a ragazza trans.

.." delle ore 11:33) (ANSA) - BARI, 23 FEB - "Questa escalation di episodi di violenza contro le persone trans è il sintomo di un contesto politico e sociale in cui il discorso d'odio trova sempre più legittimazione. Le istituzioni non possono restare in silenzio ma devono assumersi la responsabilità di contrastare non solo la violenza fisica, ma anche quella verbale e simbolica, spesso alimentata proprio da dichiarazioni pubbliche irresponsabili di membri delle istituzioni stesse, nonche' dalla mancanza di leggi adeguate". Lo dichiara all'ANSA il responsabile Rete Trans Arcigay, Christian Cristalli, in riferimento agli insulti, alle minacce e a un'aggressione subita da una ragazza trans che i vicini di casa volevano si trasferisse. "È ora - aggiunge Cristali - che i partiti, a tutti i livelli, escano dall'ambiguità e prendano posizione netta contro la transfobia".
    "La nostra comunità è sotto attacco e le persone trans - sottolinea la presidente nazionale Arcigay, Natascia Maesi - sono il bersaglio principale di una violenza quotidiana. Non ci sono più luoghi sicuri per noi, non lo sono più nemmeno le nostre case". "Chi ci insulta, ci minaccia, ci aggredisce - prosegue - è sostenuto e protetto da chi, anche all'interno delle istituzioni, con la propria indifferenza è il mandante di questa violenza. La ministra Roccella, che abbiamo incontrato qualche giorno fa, ne è la dimostrazione plastica. Nonostante la nostra insistenza, non ha voluto riconoscere e condannare pubblicamente questa violenza: i suoi 'valuterò' - conclude Maesi - sono la cartina di tornasole di un governo complice e irresponsabile che non distingue tra il proprio ruolo istituzionale e le proprie convinzioni ideologiche". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it