(ANSA) - BARLETTA, 21 MAR - "Un uomo forgiato dal vento, dal
mare e dal sole della sua terra, con la forza di chi non si
arrende. È stato ed è un esempio di umiltà, dedizione e
coraggio".
Il primo cittadino ricorda che Menna era chiamato "la freccia
del Sud" per aver "corso più veloce del tempo, abbattendo record
e barriere", come avvenuto il 12 settembre 1979 a Città del
Messico nella finale dei 200 metri piani, dove il campione ha
stabilito il record mondiale di 19 secondi e 72, rimasto
imbattuto per 17 anni. Il primatista ha poi conquistato l'oro
olimpico a Mosca l'anno successivo. "Non è stato soltanto un
campione nello sport, ma anche nella vita", aggiunge Cannito per
poi ringraziare l'atleta "per aver fatto brillare la nostra
città nel mondo". "La tua corsa - conclude - continua nei cuori
di chi non smette di credere nei propri sogni".
A commemorare Mennea è anche Sara Simeoni, campionessa
olimpionica a Mosca 1980, che ricorda "l'esordio a Parigi per i
Campionati europei juniores, il centro di preparazione olimpica
'Bruno Zauli' di Formia dove io mi allenavo in pedana e Pietro
sulla pista". "Allenamenti difficili e duri - dice - ma in
momenti di crisi bastava guardarsi per superare la fatica".
(ANSA).
Sindaco Barletta ricorda Mennea, 'uomo forgiato da vento e mare'
A 12 anni dalla morte l'omaggio anche di Sara Simeoni
