(ANSA) - BARI, 30 MAG - "Se qualcuno oggi pensa di potere
fare cassa su una azienda pubblica fondamentale per le comunità
e per l'economia del Mezzogiorno qual è l'Acquedotto pugliese,
ostacolando la proprietà pubblica per privatizzarlo, o meglio
svenderlo, così come si sta tentando di fare con altri asset nel
Paese, troverà la forte opposizione della Cgil pugliese, dei
lavoratori e delle lavoratrici e penso di tutti i cittadini e
cittadine". Lo affermano in una nota congiunta la segreteria
nazionale e della Puglia della Filctem Cgil, e la segretaria
della Cgil Puglia commentano la decisione del governo di
impugnare la legge regionale per l'affidamento del servizio
idrico ad Aqp, nella modalità in house con il coinvolgimento dei
comuni.
"Va garantita - evidenziano i sindacati - la gestione
efficiente del servizio, ma nel rispetto della volontà della
maggioranza di italiani che si è espressa con il referendum va
difeso il controllo pubblico e la gestione industriale e
garantita la possibilità finale di scelta della comunità locale
di riferimento anche verso gestioni in economia, sottratta alle
logiche di speculazione e reinvestendo allo scopo gli utili".
"La Regione - concludono - fa bene a difenderne il valore:
Aqp rappresenta la prima stazione appaltante in Puglia, deve
investire su servizi di qualità per i cittadini e le imprese,
per un sistema idrico integrato che valorizzi le esperienze e le
capacità che sono dentro l'azienda e che passa anche da una
maggiore trasparenza nella gestione e da un rinnovamento
attraverso la crescita di professionalità interne, operando per
un sistema degli appalti che rispetti trasparenza e lavoro,
svolgendo a tutti gli effetti il ruolo di agente di sviluppo e
preservando il valore pubblico della gestione dell'acqua".
(ANSA).
Cgil, 'difenderemo il controllo pubblico di Acquedotto Puglia'
'Rispettare volontà italiani, si sono espressi con referendum'